2010-06-24 14:53:29

L’Unicef invia aiuti per i bambini in Kirghizistan


In una nota diffusa oggi dall’Unicef si apprende che negli scorsi giorni oltre 40 tonnellate di aiuti umanitari sono stati fatti pervenire nelle città di Jalalabad e di Osh, nel sud del Kirghizistan. Dopo lo scoppio della crisi nel Paese, l’Unicef è stata tra le prime organizzazioni umanitarie a portare assistenza nei campi profughi, dove per il 90% vivono donne, bambini e anziani. Per rispondere ai bisogni dei rifugiati, l’Unicef sta procurando oltre 2 milioni di dollari di aiuti d’emergenza rispondendo prontamente all’appello lanciato dall’Onu per la raccolta di fondi per 71 milioni di dollari per approntare nei prossimi sei mesi un piano di risposta all’emergenza in atto in Kirghizistan. Gli aiuti Unicef comprendono 20.000 tra taniche e cisterne di varie dimensioni per la raccolta e conservazione dell’acqua; 88 kit scolastici d’emergenza e generi di prima necessità. Inoltre, nel principale ospedale di Osh, sono stati distribuiti 8 kit ostetrici contenenti medicinali di base e attrezzature mediche, medicinali d’emergenza per la cura contro la diarrea di 10.000 bambini, vitamina A e micronutrienti. Il rappresentante dell’Unicef in Kirghizistan, Jonathan Veitch, ha fatto sapere inoltre che è stato approntato un ponte aereo per permettere l’invio quotidiano di aiuti umanitari nelle due province di Osh e Jalalabad colpite dalla crisi. All’aeroporto di Osh è stato creato un centro operativo per gestire i voli con aiuti umanitari programmati. Veitch ha ricordato come sia "assolutamente cruciale" garantire che l'aiuto umanitario sia distribuito equamente. Intanto peggiorano le condizioni nei campi dei rifugiati in Uzbekistan. Ci sono tensioni causate dal sovraffollamento e dal caldo. In Uzbekistan, l’Unicef sta distribuendo aiuti per i rifugiati, tra cui tende, generi di primo conforto, insieme a medicinali e prodotti per l’igiene, quale parte della risposta integrata all’emergenza. (M.A.)







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