2010-06-24 14:52:56

India: preoccupazione della Chiesa per la legge sulla fecondazione assistita


In India è una pratica accettata: sotto compenso, alcune donne ricevono un ovulo fecondato, lo portano fino al parto e cedono il figlio ai “compratori”. Lo scopo iniziale era quello di aiutare parenti sterili, ma ora le richieste arrivano sempre più numerose da parte di coppie straniere. Nel 2009 un documento della Law Commission ha stimato – riferisce l’agenzia Asianews - un giro d’affari pari a 4,4 miliardi di euro. L’Assisted Reproductive Technology regulation bill 2010 è stata proposta in questi giorni ed è una legge che ha lo scopo di controllare e regolamentare il business milionario degli uteri in affitto. Vieta il “commercio” degli uteri, rendendo legali solo le donazioni spontanee da parte di donne tra i 21 e i 35 anni e non a scopo di profitto. Questa disposizione consente però a chiunque il diritto di avere figli: nel testo viene utilizzata un’espressione generica ovvero “coppie non sposate”. La confusione consente ai single sia etero che omosessuali la possibilità di accedere a questo tipo di pratica con il benestare dello Stato, distruggendo in tal modo il significato della famiglia. Il cardinale Varkey Vithayathil arcivescovo siro-malabarese di Ernakulam-Angamaly nell’India meridionale, afferma: “Questa legge altera in modo radicale la nostra società e la struttura della famiglia e i suoi valori. Un bambino – aggiunge - sviluppatosi per 9 mesi in un utero potrà non avere per legge alcun legame biologico con sua madre”. Il prelato avverte che la struttura biologica di un neonato non è nelle mani della scienza, ma di Dio.  Pascal Carvalho, medico e membro del Pontificio consiglio per la vita afferma ad AsiaNews: “La proposta di legge legalizza ciò che è innaturale e immorale e separando la dimensione della procreazione dalla santità del matrimonio, portando verso un disastro ecologico umano”. Carvalho aggiunge che “la disconnessione tra procreazione e paternità non ha precedenti nella storia umana e i bambini entreranno nel mondo come degli orfani genetici”. (M.A.)







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