Il cardinale Bertone a Genova, per la festa di San Giovanni Battista, patrono della
città
Il segretario di Stato vaticano, il cardinale Tarcisio Bertone, ha voluto celebrare
il suo 50.mo di sacerdozio nella Genova che lo ha visto per anni arcivescovo prima
del cardinale Angelo Bagnasco, e lo ha fatto oggi, nella giornata tutta particolare
del Santo Patrono per il capoluogo ligure, San Giovanni Battista, portandovi la benedizione
di Benedetto XVI. “Mi ha telefonato ieri - ha detto il cardinale Bertone suscitando
il sorriso nei moltissimi fedeli presenti questa mattina in cattedrale - prima della
partita della Germania, raccomandandomi di salutargli Genova”. Il porporato ha incentrato
la sua omelia su due punti fondamentali: il primo, che all’uomo frammentato e svilito,
a una sola dimensione materialista e consumista, la fede e la testimonianza cristiana
devono poter mostrare la pienezza della vita, mentre l’uomo trova solo nella luce
di Dio la forza per andare avanti, guardando il volto di Cristo. Quindi, l’evangelizzazione
non accetta confini - ha proseguito il cardinale Bertone - ci rende responsabile dell’annuncio
verso tutti, senza distinzioni; evita di relegare la fede a spazi e tempi delimitati.
Ad accogliere il porporato, questa mattina, è stato il cardinale Bagnasco: “Genova
- ha detto l’arcivescovo della città - è felice di averla qui, per il suo cinquantesimo
di sacerdozio”. Questa sera, le celebrazioni di San Giovanni Battista prevedono la
processione al porto antico, uno dei simboli della città, e quindi i Vespri. (Da
Genova, Dino Frambati)