Bolivia: concluso il primo Congresso missionario dei seminaristi
Mons. Jesús Pérez, arcivescovo di Sucre, commentando il primo Congresso missionario
dei seminaristi della Bolivia, ha espresso all’agenzia Fides la sua gioia e il suo
entusiasmo per la presenza di seminaristi di tutto il Paese che si sono radunati per
tre giorni a Cochabamba per dare l'importanza che merita alla Parola di Dio nella
Missione evangelizzatrice della Chiesa. “Il primo Congresso missionario dei seminaristi
della Bolivia, che ha raccolto più di 300 seminaristi - dice mons. Pérez - manifesta
la vitalità della nostra Chiesa e dà maggiori possibilità di un rafforzamento nella
loro vocazione. Quindi ci aspettiamo qualcosa di grande nella formazione dei nostri
seminaristi. Lo spirito missionario è ciò che dà l'identità come cristiano, ma in
modo speciale come seminarista e come sacerdote. Non ci saranno sacerdoti missionari
se non ci sono seminaristi missionari. Non si tratta di imparare lezioni o temi importanti,
attuali, ma serve la testimonianza che oggi è necessaria per tutti, e questo vale
anche per i vescovi, per i sacerdoti formatori nei seminari e per i propri seminaristi.
Solo in questo modo possiamo diventare servitori del Regno, con la Parola e con l'esempio.
Il grande compito della Chiesa è l'evangelizzazione, la Chiesa è nata per portare
il Vangelo e i ‘professionisti’ della Parola devono essere i vescovi e i sacerdoti.
Prima è la parola, dopo viene il sacramento. L'importanza della parola è straordinariamente
grande. La Chiesa ha il compito di annunciare il Vangelo, quello che chiamiamo il
kerygma” spiega Mons. Jesús Pérez. Il Congresso è stato inaugurato con una Messa presieduta
dal cardinale Julio Terrazas, arcivescovo di Santa Cruz, che ha ricordato le parole
del Santo Padre sulla fede e sull'impegno dei futuri sacerdoti. Fra i vescovi partecipanti
c’era anche mons. Jesús Juárez, vescovo di El Alto, che ha sottolineato come “il Congresso
non è altro che il risultato della crescita della coscienza missionaria nella nostra
Chiesa” ed ha aggiunto: “La Chiesa boliviana ha messo la sua fiducia in queste centinaia
di seminaristi come destinatari e protagonisti privilegiati della Missione Permanente.”
(R.P.)