2010-06-23 12:22:50

Vescovi della Romania: il Crocifisso "non discrimina nessuno"


“La presenza dei simboli religiosi cristiani nei luoghi pubblici, e segnatamente la presenza della Croce, riflette il sentimento religioso dei cristiani di tutte le confessioni e non ha intenzione di discriminare nessuno. Non impone una religione, ma è segno di altruismo, generosità e solidarietà”. E’ quanto ribadiscono i vescovi della Conferenza episcopale di Romania intervenendo sulla questione dell’esposizione del Crocifisso nei luoghi pubblici. “La Croce – si legge nella dichiarazione inviata alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo e ripresa dall'agenzia Sir - è inoltre un simbolo culturale e sociale, da cui hanno tratto ispirazione le identità e i valori delle nazioni che compongono l’Europa. Per molte nazioni dell’Europa Orientale, tra le quali la Romania, la Croce rappresenta pure il simbolo della speranza e della lotta per la libertà. Nel periodo caratterizzato dal regime comunista i simboli religiosi furono proibiti e, dopo la caduta del comunismo, la ritrovata possibilità di esporli in pubblico è stata considerata una vittoria della democrazia e della libertà sopra il totalitarismo e l’oppressione”. Di conseguenza “non si deve proibire alle società di tradizione cristiana l’affissione pubblica dei simboli religiosi. Una siffatta proibizione non solo significherebbe calpestare la libertà religiosa ma comporterebbe per tali società non poter trasmettere alle generazioni successive la propria identità e i propri valori”. (R.P.)








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