Onu: messaggio di Ban Ki-moon per la Giornata del servizio pubblico
“Il Servizio pubblico non è sempre una scelta professionale facile da fare, ma può
essere immensamente gratificante per l’opportunità che offre di essere coinvolti nella
risoluzione delle sfide dei nostri tempi”. Così il segretario generale dell’Onu, Ban
Ki-moon, in un messaggio per l’odierna Giornata del Servizio pubblico, rendendo “omaggio
ai funzionari della Pubblica amministrazione, che ovunque nel mondo hanno migliorato
la vita delle proprie comunità di appartenenza”. “In un’era di sfide sempre più complesse
- osserva Ban - dal cambiamento climatico all’insicurezza alimentare e alla crisi
economica e finanziaria, il mondo ha bisogno di funzionari dell’Amministrazione pubblica
che siano più creativi e talentuosi che mai”. A tale riguardo, oggi a Barcellona,
la consegna dei premi a 23 Istituzioni pubbliche per i risultati ottenuti. “In alcuni
casi, - si legge nella nota - queste istituzioni hanno usato la tecnologia per aumentare
la trasparenza e l’affidabilità delle attività amministrative. In altri, hanno creato
programmi socialmente utili volti all’educazione e al rafforzamento dei gruppi emarginati.
Tutti i vincitori e i finalisti hanno storie forti da raccontare, fonte di ispirazione,
e buone pratiche da condividere”. “Mi complimento – sottolinea ancora il segretario
generale dell’Onu - con loro per le idee originali, per l’ingegno e la dedizione volti
a raggiungere l’eccellenza nell’efficienza del servizio pubblico. Spero che i vincitori
saranno fautori di altre iniziative a livello locale, regionale e nazionale, ed invoglieranno
i giovani a valutare una possibile carriera nel servizio pubblico. Se il nostro compito
- conclude il messaggio - è quello di sconfiggere povertà, malattia, analfabetismo
e disuguaglianza di genere, nonché raggiungere gli Obiettivi di sviluppo del Millennio
entro il 2015, dobbiamo reclutare un numero sempre crescente di giovani ambiziosi
in seno al Servizio pubblico, valorizzando le loro capacità tecnologiche e scientifiche
per il bene comune”. (A cura di Roberta Gisotti)