I vescovi del Venezuela: “Una democrazia senza libertà lascia il passo all’abuso e
all’impunità”
“Desiderosi di una crescita del clima di pace sociale e di armonia fra tutti i venezuelani”,
i vescovi del Venezuela hanno pubblicato una breve nota per richiamare l’attenzione
su alcuni problemi che creano inquietudine e preoccupazione. In primo luogo, i presuli
si riferiscono alla messa in vendita, senza il dovuto e necessario controllo da parte
degli organi preposti, di “medicamenti e cibo avariati, peccato che grida al cielo
- scrivono i presuli – e che al tempo stesso evidenzia una deterioramento morale di
chi è responsabile della sorveglianza”. Occorre agire subito “con trasparenza - ammoniscono
- sia nelle denuncie sia nelle indagini, affinché simili fatti non accadano ancora
una volta”. Analizzando un altro aspetto delicatissimo della vita del Paese, i vescovi
venezuelani aggiungono che “la libertà di espressione e informazione, e il diritto
alla denuncia, sono tutti valori sociali imprescindibili per un corretto equilibrio
dei poteri” e lo sono ugualmente “una maggiore equità nell’ambito della comunicazione
e il sostegno alla pluralità delle idee così come il rispetto alla dissidenza”. Per
i vescovi chi “esercita responsabilità pubbliche deve evitare l’uso del potere e della
promulgazione di leggi come strumento per intimorire e punire. Una democrazia senza
libertà e senza poteri autonomi e giusti si deteriora, e alla fine, lascia il passo
all’abuso e all’impunità”. Il documento ricorda quindi che i cittadini “hanno bisogno,
in quest’ora, di una clima politico e sociale che favorisca la serenità spirituale
e consenta loro la formazione di un giudizio completo sulla realtà” per poter così
“riflettere sull’importanza della nostra partecipazione libera e consapevole nelle
prossime elezioni del 26 settembre. E’ dovere delle diverse istanze dello Stato –
invocano i presuli venezuelani - offrirci condizioni minime di sicurezza e convivenza
perché tutti siano in grado di guardare al futuro con tranquillità e speranza. Che
il signore e la Vergine diano a tutti i venezuelani - conclude la dichiarazione -
saggezza e fortezza per superare i conflitti e costruire insieme un solo Paese”.La nota porta la firma dei cinque presuli del Comitato permanente della Conferenza
dei vescovi, tra cui il presidente dell’episcopato, mons. Ubaldo Santana. (A cura
di Luis Badilla)