2010-06-23 15:07:13

Congo: i 50 anni d’indipendenza al centro dell'Assemblea dei vescovi


“Perdere la vita per gli altri. Questa è la strada che la Chiesa indica ai congolesi che si preparano a celebrare, il 30 giugno, i 50 anni di indipendenza. Occorre un grande amore per gli altri, in contrasto con l'attuale cultura dell'egoismo che rende l'uomo congolese prigioniero di se stesso e impedisce ogni anelito e visione per costruire la nazione”. È quanto ha affermato mons. Nicolas Djomo, vescovo di Tshumbe, presidente della Conferenza episcopale nazionale del Congo, nell’omelia nella Messa di apertura della 46esima sessione dell'Assemblea plenaria dei vescovi, il 21 giugno. Nella cattedrale di Nostra Signora del Congo, domenica scorsa, - riferisce l'agenzia Fides - i vescovi hanno concelebrato una Messa per la nazione, trasmessa in diretta dalla televisione di Stato. In questo modo, poiché ogni vescovo celebrerà il giubileo di indipendenza nella sua diocesi, tutti i Vescovi hanno voluto benedire insieme il Paese, ha precisato il presidente della Conferenza episcopale. Nella sua omelia, Mons. Djomo ha ricordato che durante l'anno giubilare è opportuno offrire preghiere di ringraziamento a Dio per il Paese, per il senso di appartenenza ad un’unica nazione e per la resistenza della popolazione a qualsiasi ipotesi di balcanizzazione e di divisione del Paese. “Dobbiamo anche chiedere a Dio perdono per le occasioni perse e le omissioni” ha precisato il presidente della Conferenza episcopale. “Dio ci è rimasto fedele, nonostante tutto, e su questa lealtà i congolesi fondano l’ottimismo e la speranza per il futuro del Paese. La celebrazione del giubileo d'oro dell’indipendenza è quindi un tempo per rinnovare l’impegno e la fiducia in Dio e in noi stessi per promuovere il bene comune e la solidarietà nazionale” ha sottolineato mons. Djomo. Sempre domenica scorsa, la Chiesa della Rdc ha anche concluso la celebrazione dell’anno sacerdotale. Il presidente della Conferenza episcopale ha ringraziato i sacerdoti per la lealtà e la dedizione che hanno portato molti a sacrificare la loro vita per il bene del popolo di Dio. Sempre lo stesso giorno, la comunità ecclesiale congolese ha celebrato anche la 44.ma Giornata mondiale dei mezzi di comunicazione. Durante la Messa in cattedrale, un giornalista ha letto la preghiera di intercessione chiedendo a Dio di dare ai giornalisti congolesi la grazia di vivere e lavorare nella verità e nell'amor di patria. Egli ha anche chiesto ai giornalisti congolesi di trovarsi dei padri spirituali che li accompagnino nella loro vita di fede. (R.P.)







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