Brasile: 41 i morti nelle alluvioni che hanno colpito il nord-est
Piogge torrenziali e inondazioni continuano a imperversare su due dei più grandi Stati
del mondo: Cina e Brasile. Nel Paese asiatico, sono 200 le vittime finora accertate
della doppia esondazione del fiume Fu. In Brasile, il bilancio delle vittime dell’alluvione
che ha colpito il nord-est è salito a 41 morti, mentre 73 mila sono gli sfollati.
I particolari nel servizio di Roberta Barbi:
Duecento
vittime e oltre due milioni di persone rimaste senza casa: è drammatico il bilancio
dell’inondazione del fiume Fu nella provincia del Jiangxi, in Cina, che per la seconda
volta ha rotto gli argini non lontano dalla diga di Changkai. Centomila persone che
abitano i villaggi nei dintorni sono state tratte in salvo dai militari. Il maltempo
imperversa sulla Cina meridionale dalla settimana scorsa e, finora, si calcola abbia
causato danni per 40 miliardi di euro, sommergendo oltre un milione di ettari di terreno
agricolo e devastando 195 mila case. La situazione non è decisamente migliore nel
nord-est del Brasile, dove le vittime delle piogge torrenziali salgono a 41. I dispersi
sono ancora tra i 600 e i mille e gli sfollati 73 mila. In condizioni peggiori versano
le cittadine lungo il fiume Mandau, letteralmente rase al suolo dall’ondata di piena,
che ha lasciato dietro di sé un vero e proprio “scenario di guerra”. Le stime parlano
di 27 mila abitazioni distrutte. Il presidente Lula, dopo un volo di ricognizione
in elicottero sulle zone più colpite, ha predisposto l’intervento dell’esercito e
stanziato 100 milioni di real, circa 45 milioni di euro, per far fronte all’emergenza,
partendo con l’invio di cibo e medicinali e con il montaggio di ospedali da campo
per soccorrere la popolazione.
E la nostra collega Cristiane Murray
ha sentito mons. Antonio Muniz , arcivescovo di Maceio’ nello stato di Alagoas, che
ha visitato le zone più colpite