2010-06-22 16:39:16

Tensione in Turchia: attentato ad Istanbul rivendicato dal Pkk


Tensione in Turchia. Nel corso di alcuni scontri tra ribelli curdi ed esercito di Ankara al confine con il Kurdistan iracheno, sono rimasti uccisi 7 ribelli ed un militare. A confermare la notizia fonti dell’esercito. Ma il terrore è tornato anche ad Istanbul, dove un ordigno comandato a distanza è esploso al passaggio di un autobus militare, causando la morte di 4 persone, tra le quali una bambina, figlia di un soldato. L'azione è stata rivendicata dai separatisti curdi del Pkk che, la scorsa settimana, dopo alcuni scontri con l’esercito di Ankara, avevano minacciato attacchi. A questo punto, quale la risposta che ci possiamo attendere da parte del Governo turco? Salvatore Sabatino lo ha chiesto al collega Alberto Rosselli, esperto dell’area:RealAudioMP3





R. – E’ probabile che si registri un certo irrigidimento, nonostante i buoni uffici di Washington, che si sforza in tutti i modi di far trovare un accordo fra Barzani, Gul, Erdogan e soprattutto il ministro degli esteri, Ahmet Davutoğlu, che è praticamente l’artefice di tutta la strategia politica turca nella zona. L'attentato di oggi è, purtroppo, una prova dell’instabilità congenita dell’area mediorientale e di un non perfetto coordinamento a livello politico-diplomatico fra gli artefici di questa politica.

 

D. – La Turchia si conferma un Paese che convive con grandi divisioni e tensioni interne. Questo attacco non rischia di innescare una vera e propria escalation di violenza?

 

R. – E’ possibile. E’ possibile anche perché la reattività da parte di quei movimenti nazionalisti e fondamentalisti che in questi ultimi anni hanno acquistato un notevole seguito, soprattutto fra le grandi masse, è verosimile che possa indurre elementi oltranzisti ad azioni di vendetta nei confronti della minoranza curda che vive sul territorio turco. 








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