La denuncia di mons. Migliore: anche grandi eventi sociali e sportivi diventano opportunità
di guadagno per la criminalità organizzata
Le attività delle organizzazioni criminali devono essere arginate “con urgenza in
tutti i modi legittimi possibili” per consentire alle comunità di vivere in pace e
prosperità e non nella paura. E’ quanto ha affermato mons. Celestino Migliore, osservatore
permanente della Santa Sede presso le Nazioni Unite, intervenendo ieri a New York
alla 64.ma sessione dell’Assemblea dell’Onu dedicata alla criminalità organizzata
transnazionale. Il presule si è soffermato su due ambiti del crimine internazionale:
la tratta di esseri umani e il traffico di droga. Il servizio di Amedeo Lomonaco:
Una
conseguenza di un mondo interdipendente è la natura sempre più interconnessa della
criminalità. La possibilità di comunicare a livello globale ha promosso il commercio
ma ha anche portato ad una “escalation della criminalità oltre i confini nazionali”.
Da questo scenario – sottolinea mons. Migliore - deriva una “realtà tragica e imperdonabile”:
la tratta di esseri umani. Milioni di persone, in maggioranza donne, sono vittime
del traffico transnazionale finalizzato soprattutto allo sfruttamento sessuale.
Tale fenomeno si basa su un “equilibrio tra il numero di vittime provenienti dagli
Stati di origine e la domanda nei Paesi di accoglienza”.Per dare rilevo
ai diritti delle vittime - osserva il presule - si deve arginare questa
domanda. Si deve anche far fronte al “degrado della dignità umana che sempre accompagna
la piaga del traffico di persone”. Persino eventi sportivi e sociali, che hanno lo
scopo di favorire un maggiore rispetto e armonia tra le persone di tutto il mondo
- aggiunge l'arcivescovo - diventano invece delle opportunità per lo sfruttamento
di donne e minori. Anche il traffico di droga – sottolinea mons. Migliore - continua
ad avere effetti devastanti. Le organizzazioni criminali “utilizzano i proventi
di queste attività illecite per diffondere paura e violenza, in modo da garantire
la loro ricerca di avidità e di potere”. E’ necessario trovare modi per prevenire
l'uso di droga e “riabilitare i tossicodipendenti in modo che possano contribuire
maggiormente al bene comune”. La criminalità diventa internazionale e anche
la risposta deve essere internazionale. Resta la profonda necessità di sostenere
la dignità umana, “con speciale attenzione alle persone più vulnerabili della società”.
Per porre rimedio ai mali causati dal crimine organizzato – conclude
il presule - è necessario riconoscere i diritti e la dignità sia delle vittime
sia dei responsabili di azioni criminali.