2010-06-22 14:45:04

El Salvador: la Chiesa chiede di risolvere il problema degli ambulanti allontanati dalla capitale


“Le autorità capitoline devono fare di tutto per cercare il dialogo e l’intesa”. E’ questo l’appello lanciato domenica scorsa, da mons. Gregorio Rosa Chávez, vescovo ausiliare di San Salvador, nell’omelia della Messa celebrata nella cattedrale, dopo i gravi incidenti dei giorni scorsi scoppiati, quando la polizia municipale ha tentato di cacciare dalle strade del centro i venditori ambulanti. L’operazione, che secondo il Comune aveva lo scopo di garantire alla capitale decoro e pulizia, si è trasformata in una grande rissa, che ha coinvolto numerose persone, alcune delle quali sono rimaste ferite negli scontri. “Questi disordini - ha detto il presule - sono un grido di disperazione che esige da parte di tutti uno spirito di dialogo che permetta la formulazione di politiche pubbliche adeguate, capaci di rispettare la vita e l’integrità delle persone, che poi sono il vero centro di ogni problema”. Mons. Rosa Chávez, ha sottolineato che il problema complesso e delicato dei venditori ambulanti non può essere ridotto ad “una questione di ordine pubblico, di pulizia paesaggistica o decoro cittadino; sarebbe troppo facile, ha aggiunto ricordando che “tutto nasce dalla mancanza di lavoro e dal caro vita che colpisce in particolari i settori più poveri”. Secondo l’analisi del vescovo ausiliare almeno tre fattori, molto più profondi delle ragioni di un immediato interesse economico, concorrono a mantenere vivo il fenomeno delle vendite stradali: in primo luogo il deterioramento del tessuto familiare che colpisce l’intera società formata da famiglie; la scarsità e la cattiva qualità dell’educazione che dovrebbe fare di ogni cittadino uno strumento autentico della propria realizzazione; e, infine, i diversi gradi di violenza che serpeggiano nel tessuto sociale salvadoregno. Mons. Gregorio Rosa Chávez ha quindi condannato l’uso della forza e i gesti violenti. E’ importante, ha precisato, avere una città bella e pulita, ma è anche importante che si risolvano i problemi delle persone che vivono nella capitale. Occorre dunque una diagnosi oggettiva, che tenga conto della complessità della questione; che non sottovaluti le insidie del crimine organizzato e del narcotraffico e che non sia mai una risposta contro il cittadino”, ha concluso il vescovo che ha offerto la disponibilità della Chiesa per rasserenare gli animi e creare le condizioni per il dialogo. (A cura di Luis Badilla)








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