Congo: per i missionari, diversi i moventi per l’uccisione dell'attivista Chebeya
Molti sono i moventi che potrebbero essere alla base dell’assassinio di Floribert
Chebeya, l’attivista dei diritti umani, presidente dell'Organizzazione non governativa
“La Voce dei Senza Voce” (Vsv), sparito nella serata del 1° giugno insieme al suo
autista a Kinshasa, capitale della Repubblica Democratica del Congo (Rdc), dopo essere
andato nella sede dell'Ispettorato generale della polizia nazionale congolese dove
avrebbero dovuto, secondo quanto riferito da Vsv, incontrare l’Ispettore capo, il
generale John Numbi. Il cadavere di Chebeya è stato ritrovato nella notte tra il 2
e il 3 giugno in un quartiere di Kinshasa, nella sua auto, mentre l’autista è ufficialmente
scomparso (ma si teme che sia stato ucciso). “Chebeya aveva intenzione di depositare
un'inchiesta e di costituirsi parte civile a proposito della repressione condotta
nel 2007 dalla polizia nazionale, contro il movimento politico religioso Bundu dia
Kongo, nel Bas Congo” afferma una nota inviata all’agenzia Fides dalla “Rete Pace
per il Congo”, promossa dai missionari che operano nel Paese. “A proposito dell'est
del Paese - prosegue la nota - Chebeya aveva criticato molto vivamente le operazioni
militari condotte congiuntamente con l'esercito rwandese contro i ribelli hutu rwandesi
delle Forze Democratiche di Liberazione del Rwanda (Fdlr) nel 2009, operazioni concordate
direttamente da John Numbi e dall’attuale ministro della Difesa rwandese, James Kabarebe.
In occasione dei 50 anni dell’indipendenza, che si festeggiano il 30 giugno, Chebeya
stava preparando un'iniziativa per richiedere l'amnistia di 51 detenuti, condannati
a morte per essere stati giudicati colpevoli dell'assassinio di Laurent Désiré Kabila,
il padre dell’attuale Presidente Joseph Kabila”. La Vsv l’associazione di Floribert
Chebeya, aveva inoltre chiesto al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite un’indagine
internazionale simile a quella che è stata istituita dopo l'assassinio del Primo ministro
libanese Rafic Hariri, sull’assassinio del Capo di Stato congolese. Le cause della
morte non sono state ancora ufficialmente accertate. Un’equipe di medici legali olandesi
ha effettuato l’autopsia e si attende il rapporto finale entro 3 o 5 settimane. Nel
frattempo l'ispettore generale della Polizia nazionale, John Numbi Banza Tambo è stato
sospeso perché coinvolto nelle indagini sulla morte dell’attivista per i diritti umani.
(R.P.)