La tutela dei diritti di bambini e adolescenti nei Paesi del Sud del mondo
Secondo l’Unicef sono circa 150 milioni i bambini di età compresa tra i 5 e i 14 anni
impegnati in forme di lavoro precoce, causa e conseguenza della povertà che compromette
la loro istruzione e la loro sicurezza. Per contrastare questo fenomeno e promuovere
l’accesso scolastico come strumento di emancipazione e di costruzione di un futuro
migliore, la Ong milanese 'Intervita' promuove la campagna “Diritti alla meta” per
tutelare i diritti di bambini e adolescenti nei Paesi del Sud del mondo. In particolare,
- riferisce l'agenzia Fides - è prevista la promozione a favore della crescita fisica,
mentale e spirituale dei bambini e la lotta allo sfruttamento economico. Attualmente
tra i diversi Paesi che sono coinvolti in questo progetto, in Benin l’Ong è impegnata
nella lotta alla tratta di bambini finalizzata allo sfruttamento come domestici o
nel lavoro nei campi. Ne sono coinvolti complessivamente circa 9 mila che godono di
diversi livelli di assistenza. In Cambogia, in 12 villaggi nella provincia di Svay
Rieng, al confine con il Vietnam,'Intervita' collabora alla lotta alla tratta verso
il Vietnam, dove i bambini sono sfruttati per l’accattonaggio. In India, è impegnata
a favorire l’istruzione dei bambini. In particolare in alcune scuole sono stati creati
programmi con orari adatti ai bambini che devono lavorare per aiutare la famiglia.
A Nashik, dove è alta la percentuale di bambini di strada, i bambini che frequentano
le scuole coinvolte nel progetto, ricevono istruzione, cure sanitarie e un’alimentazione
adeguata. In El Salvador, nelle zone di La Libertad, San Vincente, Usultan, Morazàn
e La Paz, l’Ong agisce per sensibilizzare le famiglie sui diritti dell’infanzia, promuovere
i diritti civili, l’educazione e lo sviluppo e combattere il lavoro minorile. In Brasile,
'Intervita' opera in nove centri comunitari in collaborazione con l'Associazione locale
Pastoral do Menor, seguendo 700 bambini con il sostegno a distanza, 200 adolescenti
e le loro famiglie con interventi mirati di supporto, coinvolgendo bambini e ragazzi
di strada in attività di formazione scolastica, di espressione artistica e di formazione
sui diritti umani, la cittadinanza, l'affetto e l'educazione sessuale. (R.P.)