Conclusa la visita di mons. Mamberti a Cuba con l'incontro con il presidente, Raùl
Castro
Si è conclusa ieri la visita a Cuba dell'arcivescovo Dominique Mamberti, segretario
per i Rapporti con gli Stati, che poco prima del suo rientro a Roma ha avuto un incontro
con il presidente cubano, Raùl Castro, "a conferma - ha detto la televisione cubana
trasmettendo le immagini dell'incontro - dello sviluppo positivo e favorevole dei
rapporti tra la nazione cubana e la Santa Sede". Mons. Mamberti era arrivato sull'Isola
martedì scorso per prendere parte all'apertura della X Settimana sociale della Chiesa
cubana, incentrata sul rapporto tra la Dottrina sociale della Chiesa e l'attualità
economica, politica, sociale e culturale del Paese. Il servizio di Luis Badilla:
Alla
cerimonia di congedo erano presenti, tra l'altro il nunzio apostolico, l'arcivescovo
Giovanni Angelo Becciu, e l'arcivescovo dell'Avana, il cardinale Jaime Ortega. E'
stato proprio il porporato cubano a confermare alla stampa di aver chiesto a mons.
Mamberti di rinnovare al Santo Padre l'invito a visitare l'isola magari nel contesto,
nel 2012, delle solenni celebrazioni giubilari dei 400 anni del ritrovamento della
miracolosa statuetta di Nostra Signora "de la Caridad del Cobre". Sulla visita pastorale
di mons. Mamberti, l'arcivescovo della capitale ha detto di ritenerla "molto positiva"
e di prospettare "buone conseguenze per il bene del Paese così come, in passato, accadde
con la storica visita di Giovanni Paolo II; visita - ha aggiunto - che oltrepassò
il dialogo per arrivare nel profondo del cuore di ogni cubano". Le medesime impressioni
e speranze erano state esternate in un breve dialogo con i giornalisti da parte di
mons. Mamberti, venerdì scorso, nel corso di un ricevimento diplomatico per ricordare
i 75 anni di rapporti diplomatici fra la Sede Apostolica e la Repubblica di Cuba.
"Le nostre - ha detto il presule - sono relazioni positive e ci auguriamo che arrivino
altri sensibili frutti a conferma di ulteriori miglioramenti".
Nelle
ore della partenza da Cuba, si potevano ancora leggere sulla stampa latinoamericana
diverse analisi e commenti non solo sulla presenza di mons. Mamberti a Cuba, ma soprattutto
su quanto aveva detto mercoledì scorso nel suo intervento di apertura della X Settimana
sociale dedicato al rapporto fra lo Stato e la laicità. E proprio su questo rapporto,
mons. Mamberti ha rilevato testualmente: "Anche se la laicità viene oggi invocata
ed usata non di rado per ostacolare la vita e l’attività della Chiesa, nella sua realtà
profonda e positiva essa non si sarebbe neppure data senza il cristianesimo. E’ quanto
è avvenuto anche per altri valori che oggi vengono considerati tipici della modernità
e sono non di rado invocati per criticare la Chiesa o, in genere, la religione, quali
il rispetto della dignità della persona, della libertà, dell’uguaglianza, ecc.: sono
in gran parte frutto dell’influenza profonda del Vangelo sulle diverse culture, anche
se poi si sono staccati e perfino opposti alle loro radici cristiane".