Nasce la Comunione mondiale delle Chiese riformate
È nata ieri a Grand Rapids, negli Stati Uniti, la Comunione mondiale delle Chiese
riformate (Cmer), organismo in cui si sono fuse l’Alleanza riformata mondiale (Arm)
e il Consiglio ecumenico riformato (Cor). La nuova organizzazione, che raggruppa 227
Chiese che rappresentano 80 milioni di cristiani in 180 Paesi, ha visto la luce nell’ambito
del raduno di circa 500 delegati che si protrarrà fino al 26 giugno. “La nascita della
Comunione mondiale delle Chiese riformate è una svolta storica per le Chiese della
famiglia riformata e più globalmente per la Chiesa di Cristo – ha detto il pastore
Olav Fykse Tveit, segretario generale del Consiglio Ecumenico delle Chiese (Coe) –
si tratta di una nuova espressione di unità visibile della Chiesa di Dio, e, in quanto
tale, rappresenta al tempo stesso un dono di Dio e un segno di speranza”. Per il segretario
generale del Coe, la fusione rafforzerà il contributo delle Chiese riformate all’unità,
alla pace e alla giustizia. “Il termine ‘comunione’ presente nel nome della nuova
organizzazione mette in luce una nuova forma di relazioni di lavoro – ha spiegato
il segretario generale dell’Arm, il pastore Setri Nyomi – nella comunione noi riconosciamo
il nostro battesimo comune e la nostra coesione alla mensa del Signore; cosa che fa
di noi dei migliori testimoni e ci rende più efficaci per cambiare il mondo”. (T.C.)