2010-06-18 15:40:53

Kirghizistan: allarme umanitario di Oms e Usa. Forse un milione le persone coinvolte negli scontri


In Kirghizistan, l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) teme che siano più di un milione le persone coinvolte direttamente o indirettamente nelle violenze dei giorni scorsi. Anche gli Stati Uniti hanno parlato di crisi umanitaria, chiedendo l’apertura di un’inchiesta indipendente per chiarire quanto accaduto. Intanto, mentre nel Paese stanno arrivando i primi aiuti internazionali, il governo ad interim cerca di riprendere in mano la situazione. Oggi il presidente Otumbayeva ha visitato le zone del sud, epicentro degli scontri. La cronaca nel servizio di Giuseppe D’Amato:RealAudioMP3  

 

Siamo vicini ad una catastrofe umanitaria e il numero delle perdite di vite è, forse, una decina di volte superiore rispetto a quello finora accertato: queste le tragiche ammissioni di Roza Otunbayeva oggi, in visita nel sud del Kirghizistan. La leader ad interim si è recata nei luoghi degli scontri interetnici per rendersi conto di persona della situazione e coordinare meglio gli aiuti. “Il mondo ha finora guardato la città di Osh, epicentro dei massacri dei giorni scorsi, ma è nelle campagne che si è registrata una vera ecatombe”, ha asserito la Otunbayeva. Al momento il bilancio ufficiale è di 191 morti. Bande di kirghisi ed uzbeki hanno avuto a disposizione perfino armi pesanti per regolare i conti in sospeso. L’Uzbekistan ha registrato il passaggio di 92 mila profughi, ma in Kirghizistan vi sarebbero 300-400 mila persone che hanno lasciato le loro case. Gli aiuti internazionali stanno arrivando a portare conforto. “Ricostruiremo Osh!”, ha promesso la Otunbayeva, che accusa in precedenza alcuni politici kirghisi di essere i mandanti dell'escalation di violenza. 

 

Stati Uniti - condanna a morte

Eseguita una condanna a morte per fucilazione nello Stato americano dello Utah. L’uomo giustiziato è un duplice omicida che aveva chiesto esplicitamente il ricorso a questa pratica, abolita nello Stato nel 2004. L’esecuzione è avvenuta qualche minuto dopo il rifiuto della clemenza da parte delle autorità locali.

 

Marea nera

L’amministrazione Obama sta valutando le offerte di assistenza – inizialmente trascurate - avanzate da una ventina di Paesi per far fronte all’emergenza Marea Nera a due mesi dal disastro nel Golfo del Messico. Durante l’audizione di ieri al Congresso, vertici della Bp sono stati contestati per il mancato rispetto delle regole di sicurezza, malgrado la rassicurazione del massimo impegno per riparare i danni. Dalla prossima settimana, i tecnici hanno dichiarato che la compagnia riuscirà a recuperare dalla falla almeno 18 mila barili di greggio al giorno.

 

Obama - G20

Lettera del presidente statunitense Obama al G20 di fine mese a Toronto. In caso di diminuzione di fiducia nella ripresa – scrive – dobbiamo essere pronti a rispondere velocemente e con forza per evitare un rallentamento dell’attività economica. Obama ha poi sollecitato i Paesi del vertice a realizzare presto la riforma finanziaria sottolineando inoltre la necessità di avere tassi di cambio determinati dal mercato per salvaguardare la vitalità dell’economia.

 

Haiti

A sei mesi dal terribile terremoto, che ha devastato Haiti la situazione umanitaria e di ricostruzione dell’isola continua a rimanere grave. Ad esprimere la propria preoccupazione per le condizioni di vita ad Haiti è stato il Consiglio Mondiale delle Chiese, che ha lanciato un appello alla comunità internazionale affinché rafforzi la cooperazione in quest’area. E tra i tanti problemi che attanagliano questo angolo dei Caraibi emerge nuovamente il dramma dei bambini coinvolti nel traffico di adozioni illegali. Stefano Leszczynski ne ha parlato con Paolo Ferrara, responsabile della Campagna per la protezione dei bambini dell’Ong "Terre des Hommes":RealAudioMP3

 

R. – In Haiti, prima del terremoto, si contavano già circa 300 mila bambini in semi-schiavitù domestica e il fenomeno degli orfanotrofi più o meno “ufficiali” era già abbastanza diffuso: si contavano nella sola area di Port-au-Prince circa 700 orfanotrofi censiti e probabilmente molti altri non censiti.

 

D. – Con l’enorme afflusso di organizzazioni internazionali, anche importanti, nel Paese, la situazione dei bambini è forse un po’ sfuggita di mano, forse non è stata considerata subito come una priorità …

 

R. – Anche dopo il terremoto, è stato difficilissimo intervenire, perché intanto si sono creati una serie di campi abbastanza informali, in cui non c’era una presenza reale né di organizzazioni internazionali delle Nazioni Unite, né di organizzazioni internazionali della società civile. Inoltre, in moltissimi campi, il gruppo di persone che avevano sotto cura il bambino – anche se non erano i genitori – dichiaravano di essere genitori del bambino perché avevano paura che lo straniero che faceva il censimento in realtà avesse intenzioni non molto positive nei riguardi del bambino, quindi volesse immetterlo nel mercato del traffico dei bambini.

 

D. – Da un punto di vista pratico, come si può avviare una efficace opera di prevenzione?

 

R. – Tramite il ricongiungimento familiare. Quindi, censimento dei bambini e dei genitori e ricongiungimento. Un altro aspetto è quello sicuramente legato alle condizioni di sviluppo del Paese, perché non dimentichiamo che se si è arrivati a questa situazione è perché la maggior parte degli haitiani hanno perso la speranza in un futuro migliore dal punto di vista economico, e quindi spesso i genitori in realtà “vendono” i propri figli nel mercato delle adozioni, sperando che possano poi avere un futuro migliore in altre famiglie. Nel fare ciò, però, non sanno che questi bambini potrebbero finire nel mercato della pedofilia internazionale o del traffico di organi.

 

D. – E’ possibile immaginare una stima dei bambini di cui si sono perse le tracce?

 

R. – Non è ancora possibile stimarlo, però io posso raccontare che in alcuni orfanotrofi che abbiamo censito abbiamo perso le tracce – dai registri precedenti al conteggio materiale dei bambini – fino ad un terzo dei bambini; in alcuni casi dobbiamo pensare che si sia trattato di una vendita di bambini per salvare le casse degli orfanotrofi stessi, o perché c’è stato un fortissimo afflusso di personaggi non meglio identificati che erano interessati a sfruttare la confusione per acquistare bambini. 

 

Polonia

In Polonia, con una visita alla tomba del fratello gemello Lech, morto nella sciagura aerea del 10 aprile a Smolensk, in Russia, l’ex premier polacco Jarosaw Kaczynski ha inteso oggi simbolicamente celebrare il loro compleanno. Lo ha fatto nel giorno di chiusura di campagna elettorale: Jaroslaw Kaczynski è infatti uno dei candidati alle presidenziali di domenica. Sfiderà il candidato del partito di governo Piattaforma Civica, Bronislaw Komoroski, dato per favorito prima dell’incidente aereo di due mesi fa.

 

Russia

La Russia deve diventare il punto di riferimento per il mondo intero. Questo lo scopo del progetto di modernizzazione dell’amministrazione del Paese illustrato dal presidente russo Medvedev al forum economico internazionale di San Pietroburgo. Il capo del Cremlino ha annunciato una semplificazione del regime dei visti per favorire gli imprenditori stranieri che intendono investire in Russia.

 

Gazprom-Bielorussia

Pressing del gigante energetico russo Gazprom sulla Bielorussia. Se Minsk non paga i debiti è possibile la riduzione del gas dell’85 per cento del gas a cominciare da lunedì. Il presidente bielorusso Lukascenko, dopo aver tentato invano di ottenere prezzi più bassi da Mosca, ha minacciato di rivolgersi al Brasile per le prossime forniture. Tuttavia questa ipotesi è ritenuta impraticabile.

 

Turchia - Curdi

Torna la tensione nella zona sud occidentale della Turchia. Tre ribelli curdi del Partito dei Lavoratori del Kurdistan (Pkk) sono stati uccisi in scontri con l'esercito nella provincia di Erzincan. Secondo le autorità locali i soldati sono intervenuti mentre elementi del Pkk - che mirano all’indipendenza della regione - stavano preparando un attacco. I combattimenti nell’area sarebbero ancora in corso. Solo due giorni fa altri tre ribelli curdi sono stati uccisi in episodi simili nella provincia di Sirnak.

 

Somalia

Proseguono a Mogadiscio, capitale della Somalia, i combattimenti fra l’esercito regolare e gli insorti islamici di Al Shebab legati ad Al Qaeda. E’ di almeno 11 vittime il bilancio dell’offensiva sferrata stamani dai ribelli, che, secondo fonti locali, sono appoggiati da elementi terroristici stranieri.

 

Medio Oriente - Onu

In Medio Oriente è arrivato anche l’incoraggiamento del segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon all'annuncio di Israele di alleggerire il blocco sulla Striscia di Gaza. Il numero uno del Palazzo di Vetro sottolineando però che l’Onu "continua a puntare ad un cambiamento di politiche fondamentale'' da parte dello Stato ebraico.

 

Afghansitan

In Afghanistan, i militari italiani sono finiti nel mirino della guerriglia nella zona di Herat. Stamattina, un ordigno è esploso al passaggio della loro pattuglia. I soldati sono rimasti illesi. Intanto, il Pentagono ha sottolineato i progressi nella lotta contro i talebani raggiunti in questo anno e ha puntato il dito contro la copertura negativa del conflitto ad opera dei media occidentali.

 

Afghanistan - Giappone

Il presidente afghano, Hamid Karzai, in visita ufficiale a Tokyo. Il leader di Kabul ha invitato le compagnie giapponesi a esplorare le risorse minerarie del suo Paese, alla luce dello studio geologico Usa secondo cui il sottosuolo dell’Afghanistan avrebbe un patrimonio minerario intatto dal valore potenziale tra i mille e i tremila miliardi di dollari.

 

Pakistan

In Pakistan eccezionali misure di sicurezza a Lahore e Peshawar nel timore di possibili attentati terroristici durante le preghiere del venerdì, segnalati negli ultimi giorni dai servizi segreti. Nelle due città sono stati istituiti meticolosi posti di blocco, mentre soldati presidiano luoghi pubblici e moschee.

 

Usa-Pakistan

La giustizia americana ha formalmente incolpato l’americano di origine pachistana, Faisal Shahzad, di terrorismo e strage mancata per l’attentato, sventato, del 1 maggio a Time Square, New York. Lunedì toccherà all’uomo dichiararsi innocente o colpevole delle accuse mosse nei suoi confronti.

 

India-Pakistan

Tensione negli stati del Jammu e del Kashmir, zona contesa fra India e Pakistan. Durante scontri a fuoco avvenuti la notte scorsa le forze indiane hanno ucciso due guerriglieri fondamentalisti, appartenenti al movimento Harkat-ul-Mujahideen (HuM). Fonti della polizia hanno indicato che una delle due vittime era di nazionalità pachistana e l'altra originaria del Kashmir.

 

Dalai Lama

Il Dalai Lama è arrivato oggi Giappone per la sua 14.ma visita ufficiale nel Paese che terminerà il prossimo 28 giugno. Si tratta di una missione a scopo prettamente religioso con una serie di incontri in programma in diverse città. Domani l'appuntamento clou a Nagano, dove il leader spirituale tibetano pronuncerà un sermone buddhista al tempio Zenkoji. Il luogo in questione era finito al centro dell'attenzione nel 2008 quando i suoi monaci si rifiutarono di ospitare la partenza della fiaccola olimpica dei Giochi di Pechino in segno di protesta verso le aturità cinesi per la repressione nei confronti dei buddisti in Tibet. (Panoramica internazionale a cura di Eugenio Bonanata)

 

 

Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LIV no. 169 

 

E' possibile ricevere gratuitamente, via posta elettronica, l'edizione quotidiana del Bollettino del Radiogiornale. La richiesta può essere effettuata sulla home page del sito www.radiovaticana.org/italiano.








All the contents on this site are copyrighted ©.