Giornata mondiale del Rifugiato: appello del Jrs dei Gesuiti
In vista della Giornata mondiale del Rifugiato che si celebrerà il prossimo 20 giugno
sul tema “Home – Un luogo sicuro per ricominciare”, il Servizio dei Gesuiti per i
Rifugiati (Jrs) ha esortato i governi e i gruppi della società civile di tutto il
mondo a valorizzare le risorse dei rifugiati e degli altri migranti forzati che vivono
nelle aree urbane. Il Servizio dei Gesuiti per i Rifugiati (Jrs) è un’organizzazione
non governativa cattolica la cui missione è servire, accompagnare e difendere i diritti
dei rifugiati e degli altri migranti forzati. “Per anni – si legge in una nota del
Jrs ripresa da Zenit – l’assistenza ai rifugiati è stata concentrata quasi esclusivamente
in programmi all’interno di campi profughi e insediamenti analoghi. Eppure la maggior
parte dei migranti forzati oggi scelgono di trasferirsi nelle città invece di continuare
a dipendere dalle distribuzioni di viveri nei campi. Queste persone, con poco o nessun
sostegno, si trovano ad affrontare moltissimi ostacoli”. Necessario intervenire quindi
sull’integrazione, il suo favorimento nonché sostenere economicamente i rifugiati.
Infatti, “i migranti forzati che non possono accedere al mercato formale del lavoro
sono condannati alla povertà. – si legge sempre nella nota - Ma non deve essere necessariamente
così. Con un sostegno adeguato e la necessaria documentazione legale, i rifugiati
sono spesso in grado di avviare un’attività e in certi casi persino di dare impiego
a membri della società che li ospitano”. Il Jrs è presente in 57 Paesi del mondo.
Impiega oltre 1.400 persone tra laici, gesuiti e altri religiosi per rispondere ai
bisogni educativi, sanitari, sociali e alle altre necessità di più di 500mila rifugiati
e migranti forzati. Offre i propri servizi a prescindere dalla razza, dall’origine
etnica e dall’appartenenza religiosa dei beneficiari. Garantisce l’istruzione primaria
e secondaria a circa 300mila bambini ed è impegnato in azioni di advocacy per assicurare
che a tutti i bambini rifugiati e sfollati sia garantita un’istruzione di qualità.
(M.A.)