2010-06-16 14:14:52

Irlanda: discorso del cardinale Murphy O'Connor per la conclusione dell'Anno Sacerdotale


“Alcuni hanno parlato di questo tempo come la 'notte oscura' della Chiesa in Irlanda. Eppure, anche se doloroso, sappiamo che è anche un tempo di apprendimento, di purificazione e di fiducia. Nella notte buia, tutto quello che abbiamo è la nostra fede che Dio non ci ha abbandonati e, naturalmente, ci sentiamo non solo la crudezza del nostro peccato ma anche la nostra povertà, che è un dono perché elimina le tutte le altre strutture e ci riporta alla fonte della nostra vita, la nostra identità e la nostra chiamata”. Nel suo discorso per la conclusione dell’Anno Sacerdotale, il cardinale Murphy O’Connor, arcivescovo emerito di Westminster e attuale visitatore apostolico per l'arcidiocesi di Armagh, ripercorre tutto il travaglio vissuto dalla Chiesa d’Irlanda per casi di abusi sessuali che hanno coinvolto alcuni sacerdoti e chiama tutti a intraprendere il cammino di pentimento e rinnovamento indicato dal Santo Padre, Benedetto XVI. Il messaggio, pronunciato ieri al seminario di Maynooth, si rivolge a sacerdoti irlandesi ma sopratutto alle vittime di questi scandali a cui vanno i pensieri e le preghiere di tutto il clero. “Ho cominciato a capire in modo nuovo, parlando con le vittime, il dolore e il grave danno fatto loro”, ha detto il porporato dichiarandosi “non esente da colpe”. Ma il cardinale O’Connor non si limita ad un semplice esercizio di pentimento ed esorta ad “valutazione onesta di dove le strutture e le procedure della Chiesa hanno fallito, non solo giuridicamente ma anche umanamente”. Per fare questo il porporato attinge alla lettera Di Benedetto XVI alla Chiesa d’Irlanda, in cui si chiama ad un “pentimento autentico e profondo, che richiede non solo un impegno per la verità e la comprensione, in particolare a comprendere le radici e le conseguenze di quanto è successo, ma anche un impegno ad amare”. Per recuperare la fiducia persa e rinsaldare il legame con il popolo iralndese il cardinale O’Connor chiede, infine, un rinnovamento dei vertici della Chiesa d’Irlanda basato sulla fede e il coraggio. “Quando la fiducia nell’istituzione è indebolita – conclude il porporato – possiamo solo risalire alla persona e iniziare a ricostruire da lì”. (A cura di Marco Guerra)RealAudioMP3








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