2010-06-15 15:08:26

Messaggio del cardinale Turkson al Cnel: l’economia sia sempre al servizio della persona umana


Mettere la persona al centro dei processi economici: è l’esortazione del cardinale Peter Turkson, presidente del Pontificio Consiglio “Giustizia e Pace”, contenuta in un messaggio al Convegno del Cnel sull’imprenditorialità sociale, tenutosi ieri pomeriggio a Roma. “È convincimento profondo del Pontefice – si legge nel messaggio del porporato – che l’economia può essere a servizio dell’uomo e della società quando, in particolare, sia animata da un’etica della gratuità fraterna”. All’incontro è intervenuto anche mons. Mario Toso, che ha messo l’accento sulla dimensione della fraternità nell’economia. Il segretario di “Giustizia e Pace” ha invocato inoltre la realizzazione di un nuovo ordine politico internazionale che, in un mondo sempre più globalizzato, promuova un’economia al servizio della persona. Ha seguito l’evento per noi Emanuela Bambara:RealAudioMP3

 

“La Chiesa, a fronte dei grandi poteri che colpiscono soprattutto i più poveri, intende collaborare con gli Stati e le istituzioni civili per la definizione di una nuova governance mondiale, fondata sulla responsabilità e sulla partecipazione di tutti”. Questo il messaggio inviato dal cardinale Peter Turkson, presidente del Pontificio Consiglio Giustizia e Pace, agli organizzatori del Convegno su “L’imprenditorialità sociale”, che si è tenuto ieri a Roma, al Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro. Nella sessione plenaria, sono intervenuti, con il presidente del Cnel, Antonio Marzano, il segretario del Pontificio Consiglio “Giustizia e Pace”, mons. Mario Toso, il cancelliere della Pontificia Accademie delle Scienze Sociali, mons. Marcelo Sanchez Sorondo, e il segretario generale dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo sociale, Angel Gurria. “L’umanità è entrata in una nuova fase, all’ombra di un nuovo capitalismo planetario”, è stato sottolineato, e in questo contesto di crisi e di radicali trasformazioni, l’imprenditoria sociale indica la giusta strada da percorrere, per la definizione di nuove regole e per una nuova alleanza tra etica ed economia. Per mons. Toso, oggi si registra “un’asimmetria tra il mondo economico globalizzato e la politica” ed è proprio questa asimmetria la radice della crisi, dovuta all’assenza di regole e controlli. Dunque, la politica è chiamata a “recuperare il controllo”, per la costruzione di “un nuovo ordine mondiale” e per “una riforma del sistema economico e finanziario”, che restituisca all’etica il posto che le compete.

 

 

“Oggi – ha affermato Antonio Marzano – pur non avendo concorrenti, nelle economie pianificate, l’economia tradizionale di mercato è in crisi ed è caratterizzata dall’incertezza, soprattutto per chi è ai margini dell’attività economica: anziani, giovani e disoccupati”. Eppure, “manca un progetto per l’Occidente”. In questo contesto “la questione del comportamento degli operatori del mercato è fondamentale”. La “ripresa economica è fragile e lenta”, ha avvertito il segretario generale dell’Ocse, Angel Gurria. “La disoccupazione resterà a lungo a livelli alti, intorno al 10 per cento”. Eppure, “bisogna ripristinare la fiducia”. E l’imprenditoria sociale, spesso “in tandem con l’innovazione sociale”, è uno degli “strumenti strategici del rinnovamento economico, per promuovere responsabilità e partecipazione”, e “un progresso umano non calcolabile soltanto in termini di Pil”. Nel 2009, in Italia hanno operato 15mila imprese sociali, con oltre 150 mila lavoratori. “L’imprenditoria sociale – ha concluso Gurria – accende luci di speranza per il futuro”.








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