2010-06-14 15:24:21

Dare un quadro giuridico all’economia globalizzata: messaggio dell’arcivescovo Marchetto alla Conferenza delle Capellanie universitarie europee


“Pace, riconciliazione e giustizia sociale” è il tema del Seminario, aperto oggi all’Università di Conventry in Gran Bretagna, promosso dalla Conferenza delle Cappellanie universitarie europee. A tutti i partecipanti all’incontro, che proseguirà fino a venerdì 18 giugno, è giunto un messaggio dell’arcivescovo Agostino Marchetto, segretario del Pontificio Consiglio della pastorale per i migranti e gli itineranti. Il servizio di Roberta Gisotti.RealAudioMP3

 

“La formazione intellettuale, spirituale ed umana delle menti e dei cuori dei giovani è fondamentale per creare un mondo migliore!”, ha plaudito l’iniziativa di questa Conferenza, mons. Marchetto, ricordando che “il Magistero della Chiesa cattolica ha sempre sottolineato la possibilità di avere la pace attraverso la giustizia sociale e la riconciliazione”. “Naturalmente – ha aggiunto – al giorno d’oggi, combattere la povertà richiede un’attenta considerazione del complesso fenomeno della globalizzazione”, che “in molti casi” “crea divisioni e conflitti”. Per questo il presule si è detto convinto che la globalizzazione vada “guidata, piuttosto, come una buona opportunità per realizzare qualcosa di importante nella lotta contro la povertà, e per mettere a disposizione della giustizia e della pace risorse finora impensabili”.

 

 

Una globalizzazione, dunque, “finalizzata agli interessi della grande famiglia umana”, volta al “bene comune universale”. Se dunque necessita - ha osservato il presule, “un forte senso di solidarietà globale tra Paesi ricchi e Paesi poveri, nonché all’interno dei singoli Paesi”, la lotta alla povertà richiede “un efficace quadro giuridico per l’economia”, in modo da consentire “alla comunità internazionale, e soprattutto ai Paesi poveri, d’individuare strategie coordinate per affrontare i problemi”. E tra i grandi problemi c’è il terrorismo, che va sconfitto – ha indicato il segretario del dicastero vaticano – attraverso sinergie internazionali “sul piano politico, diplomatico ed economico al fine di alleviare situazioni di oppressione e marginalizzazione”, che facilitano il reclutamento dei terroristi, laddove “i diritti vengono concultati e le ingiustizie tollerate per lungo periodo di tempo”. In questo ambito, l’arcivescovo Marchetto ha richiamato la “grave responsabilità dei leader religiosi nel promuovere una cultura del perdono e della riconciliazione”.








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