Tesoro in “vasi di creta”: editoriale di padre Lombardi
Sulla conclusione dell’Anno Sacerdotale ascoltiamo il nostro direttore, padre Federico
Lombardi, nel suo editoriale per Octava Dies, il settimanale informativo del Centro
Televisivo Vaticano:
La
conclusione dell’Anno Sacerdotale è stata una vera grande festa dei sacerdoti del
mondo con il Papa. I diecimila che sono venuti a Roma ne rappresentano moltissimi
altri che ne condividono gli stessi sentimenti. Una festa nella fede e nella preghiera.
Il Papa è stato chiarissimo nell’invitarci con forza a riconoscere il sacerdozio non
come un ufficio, un mestiere umano, ma come un dono di Dio, di un Dio che si affida
“con audacia” a degli esseri umani perché dicano le sue parole di perdono e lo rendano
presente nel mondo con il suo Corpo e il suo Sangue. Uomini che – ha detto il Papa
nella Veglia – vengono “tirati” in lui, nella persona di Cristo, verso “il mondo della
risurrezione”. Testimoni di un mondo che non è solo quello di un oggi in cui Dio non
c’entra, ma piuttosto quello futuro, che viene appunto reso presente fin d’ora nelle
parole e negli atti sacramentali del sacerdote. Il Papa ha osservato che gli scandali
degli abusi sessuali compiuti da sacerdoti hanno messo ancor più in rilievo che il
dono di Dio si nasconde in “vasi di creta” – come dice San Paolo -, che va quindi
riconosciuto appunto come un dono e non come una gloria umana, e va accolto con umiltà
e coraggio, custodito con impegno domandando la protezione del Signore affinché non
venga stravolto dal peccato e simili abusi non avvengano mai più. Gratitudine, umiltà,
fiducia, in una prospettiva di fede. La Chiesa non può vivere senza il dono del sacerdozio.
Bisogna chiederlo a Dio con intensità ed insistenza. L’immagine dell’adorazione notturna
sulla Piazza di San Pietro deve continuare ad accompagnarci.