Mons. Migliore all’Onu: la comunità internazionale si impegni di più per combattere
l’Aids
Nonostante le promesse, la comunità internazionale non si sta impegnando a sufficienza
per sconfiggere la pandemia dell’Aids: è la denuncia di mons. Celestino Migliore alla
64.ma sessione dell’Assemblea generale dell’Onu. L’Osservatore permanente della Santa
Sede presso le Nazioni Unite ha messo l’accento sulla mancanza di fondi adeguati per
fornire i trattamenti antiretrovirali alle popolazioni povere. Una realtà che colpisce
in particolare i bambini affetti da Hiv, un terzo dei quali muore prima del compimento
del primo compleanno. Ogni giorno, ha ricordato il presule, 7.400 persone contraggono
il virus dell’Aids e 9.7 milioni di contagiati sono ancora in attesa di trattamenti
sanitari salva-vita. Di fronte a questa drammatica realtà, ha detto mons. Migliore,
la Santa Sede chiede maggiori sforzi da parte degli Stati che si sono impegnati nel
2001 a far fronte all’emergenza Aids. In particolare, il diplomatico vaticano ha auspicato
che vengano dedicate più risorse ad un approccio fondato sulla dimensione umana della
sessualità, che sappia puntare sul rinnovamento spirituale e umano delle relazioni
interpersonali.