2010-06-11 15:31:13

Un cuore "che spinge a desiderare cose grandi" al centro del prossimo Meeting di Rimini


“Quella natura che ci spinge a desiderare cose grandi è il cuore”. E’ il titolo della 31ma edizione del Meeting per l’amicizia fra i popoli che si terrà a Rimini dal 22 al 28 agosto. Oltre cento incontri, otto mostre e 18 spettacoli, scandiranno la kermesse. Alla presentazione, svoltasi a Roma, sono intervenuti il ministro degli esteri italiano Frattini e la presidente del Meeting, Emilia Guarnieri. C’era per noi Debora Donnini:RealAudioMP3

 

Il Meeting 2010 vuol far riflettere su questo: l’uomo è definito dal suo rapporto con l’infinito, cioè nell’uomo c’è qualcosa che lo spinge a desiderare cose grandi, a cercare sempre qualcosa di oltre, che ci è dato e non dipende da noi. Questo qualcosa è il cuore. La presidente del Meeting, Emilia Guarnieri, si è soffermata sul tema di quest’anno. Il rischio però è che si afferma una concezione puramente materialistica della vita. Con quali conseguenze? Sentiamo la stessa Guarnieri:

 

“Se non ci fosse questa spinta dell’uomo verso qualcosa che è sempre oltre, perché in fondo l’uomo dovrebbe ricercare, intraprendere? Se l’uomo non da credito a questa che anche Benedetto XVI ha definito “la struggente nostalgia di infinito”, inevitabilmente si ripiega sul suo scetticismo perché comunque il limite è forte, le difficoltà sono tante …”. 

 

La crisi demografica nelle nostre società è forse uno dei fatti che mette in evidenza il rischio che l’uomo non desideri cose grandi? E cosa propone il Meeting? Ancora Emilia Guarnieri:

 

“Le testimonianze stesse che ci saranno al Meeting - quest’anno verrà la vedova Coletta, moglie di uno dei carabinieri morti nella strage di Nassiriya - che immediatamente ha guardato a quello che le era successo con uno sguardo di perdono e di speranza. D’altra parte, senza questo - è vero - si perde la fiducia nella vita, si perde anche il senso di mettere al mondo altri … Il Meeting, in fondo, è anche la testimonianza di qualcuno che nella vita ci crede e che comunica questa sua fede ai figli. Ha senso tirar su dei giovani, ha senso mettere al mondo dei figli perché c’è una speranza possibile”. 

 

Protagonista dell’incontro inaugurale sarà il presidente dell’Irlanda, Mary McAleese sul tema: le forze che cambiano la storia sono le stesse che cambiano il cuore dell’uomo. Importante, ha messo in luce la Guarnieri, l’incontro sul dialogo fra cattolici e ortodossi con l’arcivescovo di Esztergom-Budpest, con il presidente delle Conferenze episcopali d’Europa, il cardinale Peter Erdö, e il metropolita di Minsk, Sluzk Filaret. E ancora al Meeting sono invitati a discutere di libertà religiosa i ministri degli esteri di Turchia, Egitto, Nigeria, Pakistan e Iraq assieme al presidente della Repubblica democratica del Congo, Joseph Kabila. A fare gli onori di casa il ministro degli esteri italiano, Franco Frattini.

 

Come ogni anno spazio alla politica italiana con ministri, parlamentari, ma anche uomini impegnati nel sociale. Sulla riforma della giustizia si confronteranno il guardasigilli Alfano e Luciano Violante. Per parlare d’Europa ci saranno anche i presidenti della Commissione e del Parlamento europeo, Josè Manuel Barroso e Jerzy Buzek. Come esponenti del mondo ecclesiastico ci saranno anche l’arcivescovo di Dublino, Diarmuid Martin, che interverrà sulla figura del cardinale John Henry Newman che sarà beatificato dal Papa durante la sua visita in Inghilterra. E ancora, sempre fra i cardinali, il patriarca di Venezia, cardinale Angelo Scola, il presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, il cardinale Jean-Louis Tauran, il presidente del Pontificio Consiglio Cor Unum, il cardinale Paul Josef Cordes.

 

Al Meeting anche economia e società con l’amministratore delegato di Fiat, Sergio Marchionne, la presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia. Presente anche il presidente dello Ior, Ettore Gotti-Tedeschi. E ancora esponenti del mondo scientifico, giornalisti e scrittori. Presentazioni di libri, musica e spettacoli. E mostre: da quella su “Solidarnosc” a quella sull’Ulisse di Dante e fino a quella sulla scrittrice americana Flannery O’Connor. E che il cuore sia davvero capace di desiderare cose grandi sarà soprattutto visibile dalle tante testimonianze che si succederanno come ogni anno al Meeting, come quella di Mireille Yoga, educatrice di un centro a Yaoundé in Camerun che si dedica al recupero di ragazzi incontrati per strada.








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