La Commissione Ue si è detta ''molto vigile'' su quanto sta accadendo in Italia sul
fronte del contestato ddl intercettazioni. Intanto il via libera di ieri al Senato
continua ad accendere le critiche dell’opposizione e le proteste di alcuni quotidiani
che in prima pagina hanno sottolineato il disaccordo con iniziative grafiche. Secondo
l’Unione cattolica stampa italiana, il provvedimento limiterà il diritto dei cittadini
a essere informati e il dovere dei giornalisti di informarli. Ma si può davvero parlare
di un attacco alla libertà di stampa? Paolo Ondarza lo ha chiesto a Gianfranco
Garancini, docente di diritto all’Università Statale di Milano: