Peggiora la marea nera e Obama chiama i vertici di Bp alla Casa Bianca
Gli scienziati hanno raddoppiato le stime del petrolio che alimenta ogni giorno la
marea nera (40 mila barili al giorno anzichè 20 mila) e il presidente Usa, Barack
Obama, convoca alla Casa Bianca il presidente e l'amministratore delegato della British
Petroleum. Il presidente Svanberg sarà il 16 giugno alla Casa Bianca, mentre l'indomani
l'amministratore delegato Hayward testimonierà a Capitol Hill. I nuovi dati, basati
anche sull'impiego di telecamere ad altarisoluzione più potenti per sorvegliare il
punto di fuoriuscita del petrolio nel Golfo del Messico, parlano adesso di un flusso
giornaliero oscillante tra i 20 e i 40 mila barili di petrolio. I tecnici della Bp
avevano anticipato che il taglio della conduttura avrebbe potuto peggiorare inizialmente
la situazione. La cupola installata ha prelevato circa 15 mila barili al giorno dal
punto di fuoriuscita nell'oceano. Il presidente Obama, che ha ricevuto ieri i familiari
delle undici vittime dell’esplosione della piattaforma petrolifera Deepwater, ha detto
che non è possibile per il momento riprendere le trivellazioni nelle acque profonde
finchè non saranno state adottate “tutte le misure di sicurezza per fare in modo che
questa tragedia non possa ripetersi”.
Scontri in Kirghizistan,
23 i morti
È salito a 23 morti e 338 feriti il bilancio degli scontri avvenuti
nella notte e all'alba di oggi a Osh, nel Kirghizistan, che si trova fra Cina e Kazakistan.
Sembra trattarsi di scontri interetnici tra kirghizi e uzbeki nel sud del Paese. Le
autorità hanno ordinato un coprifuoco nella regione, dove in passato erano avvenuti
duri scontri anche fra i sostenitori dell'ex presidente, Kurmanbek Bakyev, - rifugiatosi
da tempo in Bielorussia - e i fautori del nuovo corso.
Nato,
“misurati” progressi della missione Isaf in Afghanistan
La missione internazionale
Isaf, a guida Nato, in Afghanistan ha registrato finora “progressi misurati”. È il
cauto giudizio espresso dai ministri della Difesa dell'Alleanza, riuniti a Bruxelles.
In una dichiarazione, approvata al termine di due giorni di lavori, i 28 rilevano
di essere “incoraggiati” dai risultati recenti, ma riconoscono che “restano sfide
significative” e che “il successo non è ancora sicuro". Il segretario della Nato Anders,
Fogh Rasmussen, in un incontro stampa, ha detto che le truppe dell'Isaf dovranno affrontare
nei prossimi mesi “momenti molto duri”. Intanto, nove civili sono rimasti uccisi a
causa di un ordigno artigianale (Ied) esploso al passaggio del loro veicolo in una
strada della provincia di Kandahar. Lo hanno annunciato le autorità locali.
Almeno
13 morti per l’attacco di un drone in Pakistan
È salito ad almeno 13 morti
il bilancio dell'attacco lanciato da un drone stamani nel Nord Waziristan. Lo riferisce
Geo News. Secondo l'emittente pakistana, il velivolo ha lanciato quattro missili contro
un obiettivo nel villaggio di Datta Khel, a una cinquantina di chilometri dal capoluogo
Miranshah. Almeno 12 i feriti. Dopo aver sferrato l'attacco, il velivolo senza pilota
starebbe volando ancora sulla regione seminando il panico tra la popolazione.
In
Italia il "sì" del Senato al ddl sulle intercettazioni, che ripasserà alla Camera
In
Italia, il governo ha ricevuto ieri a Palazzo Madama la fiducia sul ddl Intercettazioni
con 164 "sì" e 25 "no". Nell’opposizione, i senatori del Pd sono usciti dall'Aula
per protesta, mentre quelli dell'Idv, che avevano occupato l'emiciclo per l'intera
notte, hanno votato contro. Il ddl ora è atteso alla Camera. Questi i punti salienti:
le intercettazioni diventano possibili solo per i reati puniti con più di cinque anni;
i telefoni possono essere messi sotto controllo per 75 giorni al massimo. Per i reati
più gravi (mafia, terrorismo, omicidio ecc.) le intercettazioni sono possibili per
40 giorni, più altri venti prorogabili. Gli atti delle indagini in corso possono essere
pubblicati non tra virgolette ma con un riassunto. Gli editori che li pubblicano in
modo testuale rischiano fino a 300 mila euro di multa. Le intercettazioni sono off
limits per la stampa fino a conclusione delle indagini: ci sono 300 mila euro
di multa, che salgono a 450 mila euro se si tratta di intercettazioni di persone estranee
ai fatti. Misure anche per i giornalisti: fino a 30 giorni di carcere o una sanzione
fino a 10 mila euro se pubblicano intercettazioni durante le indagini o atti coperti
da segreto. Il segretario della Federazione nazionale della Stampa italiana (Fnsi),
Franco Siddi, ha annunciato uno sciopero generale da far coincidere con la giornata
finale di discussione del ddl, che potrebbe essere il 9 luglio. Oggi, parole di protesta
vengono dalla Federazione Italiana Editori Giornali e alcuni quotidiani italiani sottolineano
con iniziative grafiche in prima pagina il disaccordo. Il presidente dell'Ucsi, l’Unione
cattolica stampa italiana, Andrea Melodia, afferma che si tratta di “un provvedimento
che, se definitivamente approvato, nonostante alcuni miglioramenti limiterà il diritto
dei cittadini a essere informati e il dovere dei giornalisti di informarli, porterà
l'Italia agli ultimi posti tra i Paesi occidentali nella classifica sulla libertà
di informazione, aprirà una nuova stagione di scontro tra le istituzioni e di dubbia
autorevolezza nel nostro sistema dei media”.
Per un lutto
familiare, Nelson Mandela non sarà all’apertura Mondiali
L'ex presidente
sudafricano, Nelson Mandela, non sarà presente alla partita inaugurale dei Mondiali
di calcio in programma oggi, a seguito del lutto che lo ha colpito con la morte di
una pronipote in un incidente stradale al termine del concerto inaugurale ieri sera.
Lo si apprende dalla fondazione Mandela. Secondo il comunicato della Fondazione il
leader della lotta all'apartheid, 92 anni il prossimo mese, ha appreso stamani della
morte della tredicenne pronipote Zenani Mandela. Il conducente della vettura a bordo
della quale viaggiava Zenani Mandela, un membro della famiglia, è stato arrestato
e accusato di omicidio e guida in stato di ebbrezza. (Panoramica internazionale
a cura di Fausta Speranza)
Bollettino del
Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LIV no. 162
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