2010-06-10 14:54:31

Pakistan: l’arcidiocesi di Lahore celebra l’opera missionaria dei cappuccini belgi


“Siamo grati al servizio reso dai frati cappuccini belgi, che hanno faticato e lavorato duramente in questa terra per mantenere viva la Chiesa del Punjab per oltre 120 anni, a partire dal 1886”. È quanto ha sottolineato mons. Lawrence John Saldanha, arcivescovo di Lahore, durante un incontro con 35 fra sacerdoti e religiosi di differenti congregazioni, riuniti alla St. Mary’s Friay di Gulberg, in una zona commerciale della città. Il prelato ha aggiunto che, prima ancora degli italiani e degli olandesi, “sono stati soprattutto i cappuccini belgi ad aver edificato la Chiesa locale”. Fra i molti missionari che hanno prestato la loro opera nella diocesi, l’arcivescovo di Lahore ha voluto ringraziare con particolare affetto padre Daniel Suply, che “ha lavorato per oltre 30 anni alla formazione di seminaristi e suore”. Alla presenza del generale dell’Ordine dei frati minori cappuccini, padre Peter Rogers, l’arcivescovo ha espresso il desiderio che pur tornando in Belgio, “padre Daniel possa continuare a ricoprire l’incarico di segretario provinciale”. Le capacità di insegnamento che hanno caratterizzato l’opera di padre Daniel sono state rimarcate da padre Abid Habib, che lo definisce “uomo delle lingue” capace di influenzare “nella disciplina e nell’adempimento al dovere”. Padre Andrew Nisari, vicario generale dell’arcidiocesi, ha aggiunto che “padre Daniel ha saputo moltiplicarsi nei suoi studenti” e “la Chiesa pakistana gli sarà sempre riconoscente”. Padre Daniel Suply - che nel 2009 ha festeggiato i 50 anni di sacerdozio - ha ricordato l’arrivo in Pakistan nel 1961 e il servizio in tre parrocchie, per poi entrare al Seminario minore di St. Mary prima come insegnante, poi come rettore. (R.P.)








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