2010-06-10 14:47:18

La Caritas di Gerusalemme contro il blocco israeliano a Gaza


“Il blocco di Gaza non si addice ad un mondo civilizzato. Come si può accettare, a livello internazionale, questo blocco che dura da più di tre anni? E’ possibile accettare che un milione e mezzo di palestinesi soffrano per questo, costretti in una prigione, la più grande del mondo, lasciando che Israele operi al di sopra della legge?”. È quanto sostiene, in un'intervista all'agenzia Sir, Claudette Habesch, segretaria generale della Caritas Gerusalemme commentando gli sviluppi della situazione nella Striscia di Gaza, dopo l’assalto israeliano alla flotilla delle Ong. “Bisogna immediatamente rimuovere il blocco, liberare il popolo di Gaza e dargli la possibilità di vivere, lavorare, guadagnarsi la vita con dignità – chiede la Segretaria generale - E’ una questione di rispetto dei diritti umani come sancisce la Convenzione di Ginevra, ratificata anche da Israele. Il popolo palestinese soffre l’occupazione già da 43 anni, la più lunga del mondo moderno”. Quando si parla di sicurezza, secondo Habesch, “bisogna riferirsi a quella dei due popoli. La sicurezza si raggiunge con la giustizia e la riconciliazione. La comunità internazionale si mobiliti per un cambiamento concreto, positivo per i due popoli. Non può esserci la vittoria di uno solo. Palestinesi e israeliani - sostiene la segretaria della Caritas di Gerusalemme - o vinceranno insieme la pace o la perderanno insieme”. (R.P.)








All the contents on this site are copyrighted ©.