2010-06-10 14:48:41

I vescovi del Sudafrica promuovono il Mondiale della Pace


Sarà più ricco di spiritualità e di spirito di riconciliazione che di grandi campioni il “Mondiale di calcio della pace” che la Conferenza episcopale dell’Africa australe ha organizzato in parallelo del vero Mondiale Fifa che si apre domani in Sudafrica. Il torneo punta a coinvolgere tutte le realtà del Sudafrica rimaste ai margini dell’evento, dalle township ai quartieri più abbienti, come spiega alla Fides Antoine Soubrier, dell’Ufficio per le comunicazioni della Conferenza episcopale dell’Africa australe (SACBC). Le partite si giocheranno ogni sabato dal 12 giugno al 3 luglio, nella township di Atteridgeville, a Pretoria. “Il nostro obiettivo è quello di riunire tifosi sudafricani di differenti classi sociali, di etnie e origini diverse e i tifosi  provenienti da tutto il mondo. Vi partecipano 64 giocatori provenienti da circa 15 Paesi” spiega ancora Soubrier. “In questo modo i sudafricani possono conoscersi meglio – prosegue Soubrier -. Nell’ultima partita vi erano bianchi sudafricani che mettevano piede per la prima volta in una township. E i risultati sono molto positivi. Riponiamo molta speranza in questa iniziativa per favorire la pace e la comprensione tra tutti”. “Tra i partecipanti vi sono anche gli immigrati e i rifugiati che vivono in Sudafrica in una situazione difficile. Diversi tifosi provenienti da Paesi come Francia, Stati Uniti e Turchia hanno chiesto di partecipare al Peace Tournament e alla vita della Chiesa locale durante la loro permanenza in Sudafrica. Siamo fiduciosi che tutto questo porterà nuova ricchezza spirituale al Sudafrica, a tutta l’Africa e al resto del mondo” conclude Antoine Soubrier. (M.G.)








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