2010-06-09 15:14:12

Atteso per oggi il voto del Consiglio di sicurezza dell'Onu sulle nuove sanzioni all'Iran


Dopo mesi di negoziati, il Consiglio di Sicurezza dell'Onu voterà nelle prossime ore una nuova risoluzione sulle sanzioni all'Iran, la quarta dal 2006. Secondo il segretario di Stato americano, Hillary Clinton, si tratta delle “misure più dure mai imposte alla Repubblica islamica” per il suo programma nucleare. Le sanzioni colpirebbero l'elite militare dei Guardiani della Rivoluzione, l'industria iraniana delle spedizioni in mare, banche e diverse imprese commerciali. Dura presa di posizione di Teheran, mentre ieri, il premier russo, Vladimir Putin, ha lanciato un appello perché le sanzioni all’Iran non “siano eccessive”. Il servizio di Linda Giannattasio:RealAudioMP3





Divieto di investire all'estero in attività sensibili come le miniere di uranio, vigilanza sulle transazioni con qualsiasi banca iraniana, embargo esteso alle armi pesanti e ai “sistemi missilistici” capaci di trasportare armamenti nucleari, congelamento dei beni di oltre 40 società. Sono alcune delle misure nella nuova bozza di risoluzione che il Consiglio di sicurezza dell'Onu voterà contro il programma nucleare iraniano. Dovrebbero esprimersi a favore 12 Paesi. Apertamente contrari, invece, Turchia e Brasile, che proprio con l’Iran hanno firmato di recente un accordo per il trasferimento all’estero di uranio. Negativa fin da subito la reazione di Teheran: “In caso di sanzioni non ci sarà più alcun negoziato”, ha ribadito Ahmadinejad ieri durante il vertice asiatico a Istanbul, cui hanno partecipato anche il premier turco Erdogan e quello russo Putin. Da quest’ultimo, anche un appello, perché le sanzioni contro la Repubblica islamica "non siano eccessive e non creino ostacoli sul percorso dell'uso pacifico del nucleare''. 

 

Pakistan

I talebani del Punjab hanno rivendicato l'attacco compiuto la notte scorsa a Rawalpindi, in Pakistan, contro un convoglio di rifornimenti destinati alle forze Nato in Afghanistan, costato la vita ad almeno sette tra autisti e agenti di sicurezza. Molti i mezzi andati completamenti distrutti. All’agguato sono seguiti violenti scontri in tutta l’area tribale vicina al confine afgano, in seguito dei quali sono morti 54 insorti e otto militari pakistani.

 

Medio Oriente

Nuova mobilitazione delle Nazioni Unite per un’indagine internazionale sul blitz israeliano contro la flottiglia pro-Gaza. Sull’inchiesta, arriva anche il sostegno di Washington. Intanto, tra poche ore alla Casa Bianca, Barack Obama riceverà il presidente palestinese, Abu Mazen, a quale offrirà aiuti in favore della popolazione di Gaza per allentare le tensioni in Medio Oriente. Entro fine mese, il presidente degli Stati Uniti vedrà anche il premier israeliano, Netanyahu.

 

Turchia – terrorismo

La polizia turca ha arrestato tra ieri e oggi 17 presunti membri della rete terroristica al Qaida attivi in Turchia, nel corso di una vasta operazione condotta in contemporanea in varie località del Paese. Lo ha reso noto l'agenzia Anadolu.

 

Olanda elezioni

Urne aperte oggi in Olanda, dove circa 12,5 milioni di cittadini sono chiamanti a rinnovare il parlamento. Si tratta di un voto politico anticipato, convocato a seguito della caduta, nel febbraio scorso, del governo guidato da una coalizione tra cristiano democratici e socialisti, per il mancato accordo sul rinnovo della missione in Afghanistan. Secondo i sondaggi, si profila una storica vittoria per i liberali di Mark Rotte. Il punto nel servizio di Marco Guerra:RealAudioMP3





In Europa, le elezioni dall’esito incerto stanno ormai diventando una costante e l’Olanda non sembra fare eccezione. I sondaggi concordano nel prevedere un successo per i liberali dell’astro nascente, Mark Rotte, e del suo programma di rigida austerità economica. Tuttavia, le ultime rilevazioni danno un margine ridotto sul Partito laburista, che comunque perde consensi, e non si esclude un testa a testa tra le due formazioni. Si preannuncia, invece, una disfatta per il Partito cristiano-democratico del premier uscente, Balkenende. Quel che è certo che i liberali dovranno comunque trovare degli alleati per avere la maggioranza assoluta dei 150 seggi della Camera bassa. Potrebbe però non essere semplice formare una coalizione di governo: al momento Mark Rotte ha lasciato intendere che un esecutivo con l'estrema destra di Wilders - data in crescita - è da escludere tanto quanto una coalizione con i socialisti. Il che lascia pensare che, nel Paese più secolarizzato d’Europa, i partiti centristi di ispirazione cristiana saranno nuovamente nella compagine di governo. Ad ogni modo, sarà un voto condizionato dall’onda lunga della crisi mondiale che si è abbattuta anche sull’Olanda, Paese che vanta uno degli indici di sviluppo umano più alti del mondo. Proprio per questo, la proposta liberale a base di tagli alla spesa pubblica e rigide misure per fronteggiare l'immigrazione sembra molto gradita da buona parte dell’elettorato olandese. 

 

Marea Nera

Proseguono le operazioni di recupero del petrolio che fuoriesce dalla falla apertasi nei fondali del Golfo del Messico, a seguito dell’affondamento della piattaforma della British Petroleum (Bp). La compagnia britannica ha annunciato di aver recuperato, nelle ultime 24 ore, oltre 14 mila barili di greggio. Non si placano, intanto, le polemiche negli Stati Uniti dove ieri l’amministrazione Obama ha emanato nuove regole di sicurezza per le trivellazioni in acque non profonde, mentre resta in vigore la moratoria per le trivellazioni in profondità. Lunedì prossimo, il presidente statunitense tornerà per la quarta volta nelle zone più colpite dal disastro ambientale. La visita di due giorni toccherà gli stati Mississippi, Alabama e Florida.

 

Texas gasdotto

Nuovo incidente a un gasdotto nel Texas, negli Stati Uniti: due persone sono rimaste uccise ed altre tre ferite nei pressi di Darrouzett, nell'esplosione di una condotta di gas naturale colpita accidentalmente durante alcuni lavori. Ieri, un incidente analogo aveva provocato la morte di un operaio vicino Dallas.

 

Burundi

Il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, è giunto oggi in Burundi per una visita dedicata alle controverse elezioni presidenziali in programma per il prossimo 28 giugno. Nei giorni scorsi, il governo del Paese africano ha interdetto tutti partiti dell’opposizione a fare campagna elettorale. A seguito della misura restrittiva, i sei candidati delle diverse opposizioni hanno deciso di ritirarsi dalla corsa alla presidenza e l’attuale capo di Stato, Pierre Nkurunziza, resta al momento l’unico in lizza. (Panoramica internazionale a cura di Marco Guerra) 

 

Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LIV no. 160 

 

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