2010-06-07 08:02:24

Oggi in Turchia i funerali di mons. Padovese


I funerali di mons. Luigi Padovese, ucciso giovedì scorso, si svolgeranno oggi nella cattedrale di Iskenderun. Le esequie saranno presiedute dall’arcivescovo di Smirne, mons. Ruggero Franceschini. La salma poi partirà alla volta di Milano, dove sarà sepolta nella tomba di famiglia. Ma come vive questo momento la comunità cristiana locale? Eugenio Bonanata lo ha chiesto a padre Domenico Bertogli, vicario generale del vicariato apostolico d’Anatolia: RealAudioMP3

 

R. – Ieri non ero a Iskenderun, ma oggi ci andrò, perché verrà il ministro della Giustizia di Antiochia a portare le sue condoglianze e la prefettura mi ha chiesto di andare. Il tutto avverrà alle 16.30. Anche questo è un bel gesto da parte dei rappresentanti dello Stato, del Parlamento, per esserci vicini in questa tragedia. Ad Antiochia abbiamo attaccato alla porta della chiesa un grande manifesto per questo avvenimento, invitando a pregare e ad essere vicini. I cattolici, anche durante la Messa di oggi, hanno fatto una preghiera particolare per Luigi Padovese, perché qui era conosciuto e molto amato, essendo una persona squisita, amichevole e molto disponibile verso gli altri.

 

D. – Domani, ai funerali, si attende una grande folla...

 

R. – Tutti i cristiani saranno presenti e sarà un momento importante, perché ci saranno i vescovi, ci sarà il nunzio e anche le autorità. Credo possa essere un momento di riflessione, per vedere che certe situazioni sono delle tragedie per tutti.

 

D. – Sicuramente ci sarà una grande partecipazione da parte dei cittadini...

 

R. - Penso anch’io. Per esempio qui ad Antiochia noi andiamo con due pullman. C’è una fabbrica di tessili, composta da cristiani, che ha messo a disposizione un pullman dalla Chiesa ortodossa e un pullman dalla Chiesa cattolica. Abbiamo già avvisato la Chiesa, perché in tanti vorranno venire. E’ una partecipazione molto significativa e anche attiva. Si vede il loro dispiacere, la loro maniera di essere vicini a questa Chiesa che soffre.

 

D. – Padre Domenico, lei ha visto il corpo di mons. Padovese?

 

R. – Purtroppo l’ho visto. E’ una tragedia. Cosa vuole? Davanti a certe oscenità non si può dire niente. Mi ricorda un po’ il primo cappuccino, padre Basilio da Novara, che riportò la Chiesa ad Antiochia, e che anche lui fu sgozzato nel 1851. Mi è venuto in mente proprio quell’avvenimento, perché, anche se così lontano, è un avvenimento che si è ripetuto nel tempo.







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