2010-06-07 14:27:26

Nigeria: si aggrava il bilancio delle vittime per avvelenamento nelle miniere d'oro


Sono centinaia le vittime provocate da un grave episodio di avvelenamento da piombo in corso da mesi in alcune aree dello stato nord occidentale nigeriano di Zamfara. Lo riferiscono le autorità sanitarie e i media nigeriani, precisando che, dopo le analisi di alcuni campioni di sangue, appare ormai evidente che il piombo utilizzato per l’estrazione dell’oro in alcune miniere informali nei distretti di Anka e Bungudu abbia gravemente avvelenato e inquinato fonti d’acqua e pascoli, uccidendo persone e bestiame. I bilanci al momento sono ancora incerti, ma viene confermato che ad essere colpiti sono soprattutto bambini e donne. Sul numero delle morti - riferisce l'agenzia Misna - provocate dall’avvelenamento si va dai 163 decessi del bilancio ufficiale agli oltre 300 morti (da affiancare a circa 400 persone che presentano i sintomi da avvelenamento) riportati oggi dall’inviato del quotidiano locale ‘The Guardian’ sulla base delle testimonianze raccolte dai capi villaggio nella zona della contaminazione. Le autorità delle aree interessate hanno chiesto oggi l’intervento del governo federale e l’invio urgente di acqua potabile, cibo, medicine ed esperti sanitari e ambientali per verificare la situazione. L’area teatro della contaminazione da piombo è diventata da alcuni mesi una nuova frontiera dello sfruttamento minerario. Solo a maggio il governo ha aperto una nuova grande fabbrica di trasformazione dell’oro in questa zona, nella quale si troverebbero ingenti giacimenti di oro e columbite finora poco sfruttati. All’estrazione ufficiale, si affianca già da tempo quella informale che vede gli abitanti locali impegnati nella ricerca del prezioso minerale lungo i corsi d’acqua e in improvvisate miniere illegali. (R.P.)








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