2010-06-05 16:06:43

“Walk the world”: marcia contro la fame nel mondo


“End hunger: walk the world”, “Fai un passo contro la fame nel mondo” è il titolo della manifestazione, in programma per domani, domenica 6 giugno, organizzata dal World Food Programme (Wfp) delle Nazioni Unite per sensibilizzare l’attenzione sul problema della malnutrizione infantile e raccogliere fondi per l’alimentazione scolastica. Walk the World è un evento sportivo che, in 24 ore, coinvolgerà tutto il mondo: centinaia di migliaia di persone scenderanno per le strade di oltre 210 città del pianeta per unirsi in una lunga marcia simbolica che ricorderà quella dei bambini che nei Paesi poveri devono percorrere chilometri per raggiungere ogni giorno la scuola, spesso a stomaco vuoto. L’ iniziativa, che per la prima volta si svolgerà anche in Iraq, è stata organizzata per la prima volta nel 2003 con l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica al problema della fame nel mondo, attraverso le informazioni e la raccolta fondi. Le marce promosse ogni anno dal Wfp sono organizzate in stretta collaborazione con i suoi partners ufficiali: Tnt, Unilever e Dsm. Gli impiegati di queste aziende, infatti,  marciano fianco a fianco con gli Ambasciatori, lo staff e i beneficiari del WFP, ma anche con il personale dei governi e delle Ong partner dell'agenzia, per essere tutti uniti nella lotta contro la fame e la malnutrizione. “L'obiettivo di Walk the World - spiega in una nota diffusa dagli organizzatori Ilaria Dettori, responsabile del settore School Feeding del WFP - è sensibilizzare l’attenzione sul problema della malnutrizione e raccogliere fondi per fornire pasti scolastici agli studenti di alcune delle più povere nazioni del mondo”. La marcia di domenica chiuderà inoltre una quattro giorni di eventi organizzati dal 3 al 6 giugno a Roma dal Wfp. Nel 2009 Walk the World ha raggiunto obiettivi importanti: 360mila persone coinvolte in oltre 200 città del mondo e con i fondi raccolti sono stati garantiti pasti scolastici per 20mila bambini dei paesi più poveri. (M.G.)








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