L'appello del Papa ai cattolici ciprioti: intensificare il dialogo con gli altri cristiani
e i non cristiani
Cercare una maggiore unità nella carità con gli altri cristiani e una maggiore comprensione
con i non cristiani: è l’appello lanciato oggi dal Papa nell’incontro con la comunità
cattolica di Cipro presso la scuola di St. Maron a Nicosia. “Guardando al dialogo
interreligioso – ha detto - molto ancora occorre fare nel mondo. Questo è un altro
campo nel quale i cattolici di Cipro spesso vivono situazioni che offrono loro delle
opportunità per una giusta e prudente azione. Solo attraverso un paziente lavoro di
reciproca fiducia può essere superato il peso della storia passata, e le differenze
politiche e culturali fra i popoli possono diventare un motivo di operare per una
maggiore comprensione. Vi esorto ad aiutare a creare tale vicendevole fiducia fra
cristiani e non cristiani, come fondamento per costruire una pace durevole ed un’armonia
fra i popoli di diverse religioni, regioni politiche e basi culturali”. Ecco il testo
del discorso del Papa:
Cari fratelli e sorelle
in Cristo,
Είναι ευάρεστο σε μένα να είμαι μαζί με σας
που είστε οι αντιπρόσωποι της καθολικής κοινότητας της Κύπρου. [E’ una grande
gioia per me essere con voi, rappresentanti della comunità cattolica di Cipro.]
Ringrazio
l’Arcivescovo Soueif per le sue gentili parole di benvenuto a vostro nome e ringrazio,
in modo particolare, i bambini per la loro bella rappresentazione. Saluto anche Sua
Beatitudine il Patriarca Foual Twad e rendo onore al grande e paziente lavoro della
Custodia Francescana della Terra Santa nella persona di Padre Pizzaballa, oggi qui
con noi.
In questa storica occasione della prima visita
del Vescovo di Roma a Cipro, vengo a confermarvi nella vostra fede in Gesù Cristo
e ad incoraggiarvi a rimanere un cuore solo ed un’anima sola nella fedeltà alla tradizione
apostolica (cfr At 4,32). Come successore di Pietro, sto tra di voi oggi per offrirvi
l’assicurazione del mio sostegno, delle mie affettuose preghiere e del mio incoraggiamento.
Abbiamo
appena ascoltato dal Vangelo di Giovanni come alcuni Greci, che avevano saputo delle
grandi opere che Gesù aveva compiute, si avvicinassero all’apostolo Filippo dicendo:
“Vogliamo vedere Gesù” (cfr Gv 12,21). Queste parole toccano profondamente ciascuno
di noi. Come gli uomini e le donne del Vangelo, vogliamo vedere Gesù, conoscerlo,
amarlo e servirlo con “un cuore solo ed un’anima sola” (cfr At 4,32). Inoltre, come
la voce dal cielo nel Vangelo di oggi, che ha dato testimonianza alla gloria del nome
di Dio, la Chiesa proclama il suo nome non solamente per il proprio beneficio, ma
per il bene dell’umanità intera (cfr Gv 12,30). Anche voi, odierni seguaci di Cristo,
siete chiamati a vivere la vostra fede nel mondo unendo le vostre voci ed azioni per
la promozione dei valori del Vangelo giunti a voi attraverso generazioni di Cristiani
Ciprioti. Questi valori, profondamente radicati nelle vostre culture, così come nel
patrimonio della Chiesa universale, dovranno continuare a ispirare i vostri sforzi
di promuovere la pace, la giustizia e il rispetto per la vita umana e la dignità dei
vostri concittadini. In questo modo la vostra fedeltà al Vangelo assicurerà beneficio
a tutta la società cipriota.
Cari fratelli e sorelle,
data la vostra particolare situazione, desidero anche attirare la vostra attenzione
su una parte essenziale della vita e missione della nostra Chiesa, ossia la ricerca
di una maggiore unità nella carità con gli altri cristiani e il dialogo con coloro
che non sono cristiani. In modo particolare dal Concilio Vaticano Secondo, la Chiesa
è stata impegnata a proseguire sulla via di una maggiore comprensione con i nostri
fratelli cristiani manifestando un ancor più stretto legame d’amore ed amicizia fra
tutti i battezzati. Nella vostra particolare situazione, voi siete in grado di portare
un contributo personale al raggiungimento di una maggiore unità cristiana nella vita
quotidiana. Vi incoraggio a fare così, confidando che lo Spirito del Signore, che
ha pregato perché i suoi discepoli siano uno (cfr Gv 17,21), vi accompagnerà in questo
importante compito.
Guardando al dialogo interreligioso
molto ancora occorre fare nel mondo. Questo è un altro campo nel quale i cattolici
di Cipro spesso vivono situazioni che offrono loro delle opportunità per una giusta
e prudente azione. Solo attraverso un paziente lavoro di reciproca fiducia può essere
superato il peso della storia passata, e le differenze politiche e culturali fra i
popoli possono diventare un motivo di operare per una maggiore comprensione. Vi esorto
ad aiutare a creare tale vicendevole fiducia fra cristiani e non cristiani, come fondamento
per costruire una pace durevole ed un’armonia fra i popoli di diverse religioni, regioni
politiche e basi culturali.
Cari amici, desidero invitarvi
a guardare alla profonda comunione che voi già condividete fra voi e con la Chiesa
Cattolica nel mondo. Con attenzione ai bisogni immediati della Chiesa, vi incoraggio
a pregare per le vocazioni al sacerdozio e alla vita religiosa e a promuoverle. Mentre
quest’Anno Sacerdotale si sta chiudendo, la Chiesa ha guadagnato una rinnovata consapevolezza
del bisogno di sacerdoti buoni, santi e ben preparati. Essa desidera uomini e donne
religiosi completamente sottomessi a Cristo, dediti a diffondere il regno di Dio sulla
terra. Nostro Signore ha promesso che coloro che offrono la loro vita ad imitazione
di lui la conserveranno per la vita eterna (cfr Gv 12,25). Chiedo ai genitori di considerare
questa promessa ed incoraggiare i loro figli a rispondere generosamente alla chiamata
del Signore. Invito i pastori a seguire i giovani, i loro desideri ed aspirazioni,
e a formarli alla pienezza della fede.
Qui, in questa
scuola cattolica, desidero rivolgere una parola a coloro che operano nelle scuole
cattoliche dell’Isola, specialmente agli insegnanti. Il vostro lavoro fa parte di
una lunga e stimata tradizione della Chiesa cattolica di Cipro. Continuate pazientemente
a servire il bene dell’intera comunità sforzandovi per una educazione eccellente.
Che il Signore vi benedica abbondantemente nel sacro impegno della formazione che
è il più grande dono che l’Onnipotente fa a noi e ai nostri figli.
Rivolgo
ora una speciale parola a voi, miei cari giovani di Cipro. Παραμείνετε δυνατοί
στην πίστη σας, γεμάτοι χαρά στην υπηρεσία του Θεού και γενναιόδωροι με τον χρόνο
σας και με τα τάλαντα σας. Βοηθήστε να κτισθεί ένα καλύτερο μέλλον για την Εκκλησία
και για την χώρα σας, προωθώντας το καλό των άλλων παρά το δικό σας. [Siate
forte nella vostra fede, gioiosi nel servire il Signore e generosi con il vostro tempo
e i vostri talenti! Aiutate a costruire un miglior futuro per la Chiesa e per il vostro
Paese mettendo il bene degli altri prima di voi stessi.]
Cari
Cattolici di Cipro, coltivate la vostra armonia in comunione con la Chiesa universale
e con il Successore di Pietro ed accrescete i vostri legami fraterni con gli altri
nella fede, nella speranza e nell’amore. In modo speciale desidero affidare questo
messaggio ai presenti provenienti da Kormákiti, Asómatos, Karpásha e Aía Marina. Sono
al corrente dei vostri desideri e sofferenze, pertanto vi prego di portare la mia
benedizione, la mia vicinanza e il mio affetto a tutti coloro che sono originari dei
vostri villaggi. Noi cristiani siamo un popolo di speranza. Da parte mia spero e prego
con fervore affinché, con l’impegno e la buona volontà di quanti sono implicati, possa
essere prontamente assicurata una vita migliore a tutti gli abitanti dell’Isola.
Con
queste brevi parole affido ciascuno di voi alla protezione della Beata Vergine Maria
e all’intercessione dei Santi Paolo e Barnaba.
Ο
Θεός ας σας ευλογήση όλους! [Che Dio vi benedica!]