2010-06-05 16:13:18

Israele ferma un'altra nave umanitaria in rotta per Gaza


A pochi giorni dal blitz israeliano sul traghetto turco Mavi Marmara, tutt'altro che archiviato col suo corredo di morti e polemiche, un'altra nave di attivisti filopalestinesi si è spinta in direzione della Striscia di Gaza, decisa a sfidare il blocco imposto da Israele all'enclave controllata dagli integralisti di Hamas. Si tratta di un battello irlandese, denominato "Rachel Corrie", salpato in ritardo rispetto alla "Freedom Flotilla" intercettata lunedì scorso. La nave è stata fermata da Israele senza incidenti. Da Tel Aviv, però, non ci sono ancora conferme. Il servizio di Fausta Speranza:RealAudioMP3

La tv israeliana Canale 2 ha confermato che forze militari hanno preso possesso senza scontri della Rachel Corrie. L'abbordaggio, secondo l'emittente, è stato “pacifico” e la nave viene ora dirottata verso il porto israeliano di Ashdod, nel sud di Israele. I passeggeri a bordo sono incolumi. Stamani, ai giornalisti il capitano Shalicar, dell'Ufficio stampa delle Forze armate israeliane, aveva dichiarato che se la nave irlandese, con a bordo aiuti e attivisti filo-palestinesi, avesse continuato a puntare verso la Striscia di Gaza, le forze israeliane “non avrebbero avuto altra scelta se non quella di abbordare la nave”. Ma l’ufficiale aveva confermato l’impegno a contattare l'equipaggio per chiedere di cambiare la rotta verso Ashdod. “Israele - aveva aggiunto - non ha problemi a far attraccare la Rachel Corrie ad Ashdod e ad aiutare poi l'equipaggio a trasferire gli aiuti a Gaza” via terra. Alle prese con le pressioni internazionali e gli affondi sempre più duri della Turchia, Israele dunque non apre a concessioni in tema di embargo su Gaza. Tel Aviv ha imposto severe restrizioni attorno alla Striscia di Gaza, dopo che gli islamico-radicali di Hamas hanno assunto pieno controllo e potere, nel 2007, con la vittoria alle elezioni a Gaza del 2006. Gli attivisti, tuttavia, considerano illegittimo tale blocco, la cui revoca è chiesta con crescente insistenza anche da diversi attori della comunità internazionale. Oggi, è intervenuta l'Alto commissario dell'Onu per i Diritti umani, Navi Pillay: il blocco israeliano della Striscia di Gaza è illegale – ha affermato - e va rimosso.








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