Il viaggio del Papa a Cipro: intervista con padre Lombardi
Il viaggio del Papa a Cipro è iniziato ieri a Paphos: su questa scelta ascoltiamo
il direttore della Sala Stampa vaticana, padre Federico Lombardi, al microfono
di Adriana Masotti:
R.
– Mi è sembrata un’ottima scelta, perché Paphos era la capitale dell’isola di Cipro.
Proprio ai tempi della predicazione degli apostoli, Paolo e Barnaba vengono a Cipro
e arrivano a Paphos, dove possono annunciare il Vangelo anche alla più alta autorità
romana dell’isola del tempo, che si converte. Quindi, è un luogo, nella storia dell’evangelizzazione,
estremamente significativo. Lo hanno ricordato sia il presidente, sia l’arcivescovo
Chrysostomos, e il Papa certamente ne è assolutamente consapevole. Quando si celebrava
questo incontro ecumenico in questa area archeologica in cui c’è la colonna, che secondo
la tradizione è quella dove Paolo era stato fustigato e che certamente ricorda i luoghi
in cui è avvenuta la predicazione apostolica, questo dava una grande emozione. Si
capisce che qui il Papa è venuto veramente anche come pellegrino per continuare l’itinerario
che ha fatto in Terra Santa e che ha anche fatto a Malta nell’anniversario paolino.
Quindi, è un luogo di grande evocazione e densità di ispirazione per tutti i temi
dell’evangelizzazione nel mondo, perché il mondo a cui Paolo annunciava non era un
mondo cristiano, era un mondo pagano, e noi ci sentiamo per tanti aspetti di dover
tornare alla radice dello spirito dell’evangelizzazione, per un mondo che veramente
non accetta o non conosce tanto il messaggio del Vangelo e a cui quindi noi dobbiamo
ancora portarlo.
D. – Paphos è anche un luogo dove proprio
per questo ricordo di San Paolo la Chiesa ortodossa e la Chiesa cattolica ritrovano
radici comuni, questo aspetto ecumenico...
R. – Esattamente,
il Papa ha parlato con molta profondità dell’ecumenismo e noi siamo del tutto consapevoli
che Cipro è attualmente, con la sua Chiesa ortodossa e l’arcivescovo Chrysostomos
in particolare, una delle realtà ortodosse più attive nel campo ecumenico. Si moltiplicano
anche gli incontri di carattere ecumenico qui a Cipro. Recentissimamente ce n’è stato
uno della Comunità di Sant’Egidio, c’è stata la Commissione bilaterale teologica tra
ortodossi e cattolici. Quindi, qui siamo in un luogo che è stato strategico nella
storia per le vie del cristianesimo che nasceva e che evangelizzava, ma che adesso
è anche strategico per le vie dell’ecumenismo nel nostro tempo.
D.
– Il Papa ha ricordato il Sinodo per il Medio Oriente, che si terrà in ottobre, e
ha detto che Cipro è un luogo appropriato per la riflessione sul posto delle comunità
cattoliche in Medio Oriente...
R. – Sì, perché Cipro
come crocevia nel Medio Oriente è anche l’unico luogo attualmente a cui si può confluire
senza difficoltà da tutti i diversi Paesi del Medio Oriente. Quindi, è un luogo in
cui è naturale convenire per avviare questo cammino sinodale che poi porterà a Roma
nel mese di ottobre e abbiamo qui in questi giorni rappresentanti di comunità di tradizioni
cattoliche orientali e latine diverse, ma invitati dal Papa a crescere nella comunione,
a ritrovare il senso, l’entusiasmo del loro essere comunità nel mondo di oggi per
poter dare la loro testimonianza, per potersi sentire anche incoraggiati e sostenuti
vicendevolmente, essendo comunità in gran parte di minoranza e in situazioni difficili,
ma che hanno un loro messaggio di cui devono essere fieri e che può essere un grande
contributo anche per il dialogo con altre persone di altre fedi, nella società in
cui loro vivono, siano essi musulmani, siano ebrei o siano persone di buona volontà.
D.
– Un’ultima domanda, la Repubblica di Cipro fa parte dell’Unione Europea, ma come
Chiesa Cipro si sente perfettamente mediorientale?
R.
– Sì, ma l’Europa ha anche una tradizione orientale fortissima. Pensiamo che tutti
i Paesi dell’est europeo hanno Chiese di tradizione orientale e quindi Cipro è perfettamente
integrato in questa realtà. E’ un luogo in cui il passaggio tra l’ovest e l’est, tra
la tradizione orientale e quella occidentale, si colloca anche naturalmente. Ma la
Chiesa ortodossa di Cipro ha per esempio un ottimo rapporto con la Chiesa ortodossa
di Mosca. Quindi, ha un ruolo importante nel dialogo fra le Chiesa ortodosse e come
tale si propone anche come ponte e come luogo di incontro pure con la Chiesa cattolica
e con le altre comunità cristiane.