I giovani guanelliani lanciano la loro “mission in progress” della carità
“Far parte della nostra 'mission in progress' significa continuare a scrivere le pagine
del quinto Vangelo, quello cioè della vita vissuta in una rete di uomini di buona
volontà uniti dal vincolo di Carità. Sogniamo un nuovo social network dove ciò che
conta di più non siano la superficialità e l’esteriorità dei rapporti, ma i legami
profondi e veri da cuore a cuore, un heartbook!”. È questo uno dei passaggi più significativi
del messaggio finale dal meeting annuale dei giovani guanelliani, ospitato nei giorni
scorsi al centro di pastorale giovanile di Como. Nel documento i giovani si impegnano
a “dare a tutti “Pane e Paradiso”, usando la stampa, siti internet, forum, chat, le
parole dette e scritte, ma soprattutto il dono più grande che abbiamo: le nostre vite”.
Presenti all’incontro oltre 100 i giovani tra i 18 e i 30 anni provenienti da Messina,
San Ferdinando, Bari, Ferentino, Roma, Lugano, Saronno, con delegazioni dalla Svizzera
e dalla Polonia. 'Mission in progress' il tema scelto, “perché è la proposta guanelliana
più completa – spiega Domenico Scibetta, responsabile del centro guanelliano di Como
-, che ben si lega poi al tema dell’educazione scelto dai vescovi per il prossimo
decennio e impegna giovani, operatori ed educatori, a partire dal meeting, a lanciare
con rinnovato slancio missionario nuove proposte anche in vista della preparazione
alla prossima canonizzazione del fondatore”. E proprio l’approfondimento della figura
del fondatore e della sua spiritualità, nei suoi luoghi natali, è stata al centro
dei 6 laboratori organizzati nelle giornate del meeting. “I laboratori e gli itinerari
guanelliani ci hanno permesso di scoprire meglio quali siano state le vie della Provvidenza
percorse da Don Guanella qui a Como” ha evidenziato don Domenico. Su un tracciato
di orme ancora cariche di indelebili ricordi e incisivi messaggi si sono articolati
i vari percorsi: dal Collegio Gallio con il Work Shop sull’emergenza educativa, a
Sant’Abbondio con il laboratorio Fede e cultura, al Centro Cardinal Ferrari (ex-seminario
maggiore) con il laboratorio sulle scelte vocazionali, alla casa di Santa Maria di
Lora sull’impegno di vita cristiana. Ancora il laboratorio di spiritualità guanelliana
presso il Santuario del Sacro Cuore, e presso Casa Divina Provvidenza (Santa Marcellina)
il laboratorio sulla Carità. “E’ stato un meeting aperto a tutti che ha saputo sorprendere,
prima di tutto noi – sottolinea infine don Domenico - ci attendevamo una risposta
consistente dei giovani della Diocesi e invece abbiamo sperimentato qualcosa di diverso:
una profonda accoglienza della chiesa locale tutta, dal messaggio del vescovo mons.
Diego Coletti, alla condivisione della Messa dei popoli in duomo, percependo proprio
quel “tutto il mondo è patria vostra” in cattedrale, con un forte senso di comunione
nella festa della SS. Trinità”, per concludere con la partecipata Discoteca del Silenzio,
adorazione eucaristica notturna, promossa ogni mese presso il Santuario dal Centro
di pastorale giovanile. (M.G.)