Rapporto Ecomafia: in Italia il giro d’affari vale oltre 20 miliardi di euro
La mafia continua a far affari con l'ambiente. Un business che vale 20,5 miliardi
di fatturato. Il rapporto Ecomafia 2010, presentato oggi da Legambiente, mette in
luce come nel 2009 siano aumentati del 43%, rispetto al 2008, gli arresti collegati
ai reati ambientali. Cresce poi del 33% il numero delle persone denunciate, e dell'11
quello dei sequestri. Preoccupa anche la quota degli illeciti, con 78 reati al giorno.
E cambia anche la geografia delle ecomafie. Per numero dei reati, il Lazio sale al
secondo posto, con un picco preoccupante nella provincia di Latina. Al primo posto
rimane la Campania, al terzo la Calabria. Il settore maggiormente profittevole è sempre
quello dello smaltimento dei rifiuti; stabile, invece, quello dell'abusivismo edilizio,
ma questo lo si deve soprattutto alla crisi economica. La mafia, inoltre, ha scoperto
come fare affari anche nel ramo del commercio, aprendo direttamente negozi, supermercati,
grandi centri. Per il procuratore nazionale antimafia Piero Grasso, serve sempre maggiore
attenzione, modificando anche le leggi attuali e prevedendo nel codice penale il reato
ambientale. Per il sottosegretario all'Interno, Alfredo Mantovano, c'è sempre massima
attenzione da parte del governo e il ddl intercettazioni non influisce sulle indagini
contro la mafia. (A cura di Alessandro Guarasci)