Il Papa a Cipro: solidarietà ai cattolici del Medio Oriente, testimoni di Cristo in
circostanze difficili
La solidarietà della Chiesa con tutti i Cristiani della regione nella convinzione
che “essi hanno un insostituibile ruolo da sostenere nella pace e nella riconciliazione
fra i suoi popoli” è stata espressa oggi dal Papa nella cerimonia di benvenuto nell’aeroporto
di Paphos, a Cipro, dove ha iniziato il suo sedicesimo viaggio apostolico internazionale,
il primo di un Papa su quest’isola. L'aereo papale è atterrato alle 12.49 ore italiane,
le 13.49 di Cipro. Il Pontefice ha ricordato“le sfide che i Cattolici devono affrontare,
talvolta in circostanze difficili” nella regione “vivendo la comunione con la Chiesa
Cattolica ed offrendo la loro testimonianza a servizio della società e del mondo”.
Durante la sua permanenza a Cipro consegnerà l’Instrumentum Laboris, il documento
di lavoro in vista della Assemblea Speciale per il Medio Oriente del Sinodo dei Vescovi,
che si terrà a Roma quest’anno. “Cipro – ha detto il Papa - si trova all’incrocio
di culture e religioni, di storie gloriose ed antiche insieme, ma che ancora mantengono
un forte e visibile impatto” sulla vita del Paese. “Essendo entrata recentemente nell’Unione
Europea, la Repubblica di Cipro ha iniziato a sentire il beneficio di scambi economici
e politici con gli altri Paesi Europei. Tale appartenenza” – ha aggiunto - ha dato
al Paese “anche l’accesso a mercati, a tecnologia e a conoscenze pratiche. E’ grandemente
auspicabile – ha proseguito - che questa appartenenza porti prosperità nel vostro
Paese e che gli altri Paesi Europei, a loro volta, vengano arricchiti dalla vostra
eredità spirituale e culturale, che riflette il vostro ruolo storico, trovandovi tra
l’Europa, l’Asia e l’Africa. Possano l’amore della vostra Patria e delle vostre famiglie
e il desiderio di vivere in armonia con i vostri vicini sotto la protezione misericordiosa
di Dio onnipotente, ispirarvi a risolvere pazientemente i problemi che ancora condividete
con la comunità internazionale per il futuro della vostra Isola”. Quindi ha affermato:
“Seguendo le orme dei nostri comuni padri nella fede, i Santi Paolo e Barnaba, sono
venuto fra voi come pellegrino e il servo dei servi di Dio. Da quando gli Apostoli
hanno portato il messaggio cristiano in queste rive, Cipro è stata benedetta da una
forte eredità cristiana. Saluto come un fratello in quella fede Sua Beatitudine Crisostomo
Secondo, Arcivescovo di Nea Giustiniana e di Tutta Cipro, e attendo intensamente di
poter incontrare presto molti altri membri della Chiesa Ortodossa di Cipro. Attendo
anche con gioia di poter salutare gli altri responsabili religiosi Ciprioti. Spero
di rafforzare i nostri comuni legami e di ribadire la necessità di consolidare la
reciproca fiducia e l'amicizia durevole con tutti quelli che adorano l'unico Dio.
Quale successore di Pietro vengo in modo speciale a salutare i Cattolici di Cipro
per confermarli nella fede (cfr Lc 22,32) ed incoraggiarli ad essere esemplari sia
come cristiani che come cittadini, e a vivere pienamente il loro ruolo nella società
a beneficio sia della Chiesa, sia dello Stato”.