2010-06-03 14:26:20

Lettera del presidente dei vescovi Usa sulle vicende degli abusi sui minori


Il male degli abusi sui minori ha un impatto “devastante che dura nel tempo”ed “errori sono stati compiuti anche qui, come altrove”. È quanto afferma il cardinale Francis E. George, arcivescovo di Chicago e presidente della Conferenza episcopale degli Stati Uniti in un messaggio ai fedeli della sua arcidiocesi diffuso domenica scorsa. L’iniziativa prende spunto da alcuni recenti rapporti su casi di abuso che hanno turbato l’arcidiocesi. “Anche se questi abusi hanno avuto luogo venti o trenta anni fa, il trauma dura nel tempo ed è spesso devastante e il dolore delle vittime coinvolge tutte le persone ad esse vicine nella Chiesa”, sottolinea nel messaggio il porporato che accenna a diversi incontri avuti con i sopravvissuti e i loro familiari. “Ho cercato di ascoltare – dice - e ho offerto le mie scuse, ma la preoccupazione principale condivisa da tutte le vittime è che nessun altro sia abusato come lo sono stati loro”. Il testo ricorda quindi le misure adottate dall’arcidiocesi per garantire un ambiente sicuro ai bambini, in linea con le decisioni prese dai vescovi a Dallas nel 2002: dalla formazione obbligatoria per vescovi, sacerdoti, diaconi, insegnanti e di tutti gli operatori pastorali che lavorano a contatto con i minori; alla promozione nelle scuole di programmi educativi per insegnare ai bambini come riconoscere e denunciare attenzioni morbose nei loro confronti; alla denuncia alle autorità civili di qualsiasi caso di abuso, quale che sia il tempo in cui è stato commesso; alla rimozione dai loro incarichi di tutti i sacerdoti sospetti. Il cardinale George esprime poi gratitudine a tutti quei gruppi che hanno aiutato le vittime a non sentirsi sole e in colpa per quanto accaduto. Infine, un plauso all’operato dei Benedetto XVI: “Prima e durante il suo pontificato – afferma - egli ha sempre dimostrato una chiara determinazione a purificare il sacerdozio da ogni predatore sessuale e sostenuto la necessità di pregare per le vittime. (L.Z.)








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