2010-06-03 16:33:18

Chiesa messicana preoccupata per la presenza di organizzazioni criminali nelle istituzioni


La Chiesa in Messico ha espresso profonda preoccupazione per la presenza di organizzazioni criminali all'interno delle istituzioni. Proprio nei giorni scorsi un candidato alla carica di governatore di Quintana Roo è stato arrestato con l'accusa di aver collegamenti con la criminalità organizzata. «Questo — si legge in un documento dell'arcidiocesi di Acapulco riportato da L'Osservatore Romano — preoccupa non solo la Chiesa, ma l'intera società civile. Occorre mostrare fermezza sradicando la corruzione da tutte le strutture del Governo e della pubblica amministrazione. La politica non deve essere utilizzata per meri usi personali o per arricchirsi illecitamente. La lotta alla corruzione deve essere una priorità ed è fondamentale che venga portata avanti con forza e fermezza per ridare fiducia ai cittadini». L'arcidiocesi di Acapulco considera una priorità l'uso della forza pubblica per ripristinare l'ordine e scoraggiare chi tenta di infiltrarsi all'interno delle istituzioni e delinquere. «Sono necessarie misure preventive e correttive — continua il documento — per coloro che occupano posizioni di responsabilità. Chi ha legami o contatti con le bande di narcotrafficanti deve essere immediatamente allontanato ed espulso da una carica pubblica e ciò deve essere fatto senza tentennamenti altrimenti per dimostrare alla società civile che il Paese ha voglia di crescere nella legalità. Occorre intraprendere una strategia che miri a ripulire la società corrotta e restituire la fiducia ai cittadini onesti». La Chiesa in Messico, infine, auspica che «tutti i cittadini di ogni livello sociale, e secondo la propria coscienza, contribuiscano a rendere più vivibile il Paese, denunciando tutti i casi di corruzione e controllando che i politici al Governo facciano il loro dovere». (R.P.)








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