2010-06-02 15:16:45

Indonesia: gli aiuti della Chiesa tra la gente della giungla


Prosegue e si rafforza l’impegno della Chiesa indonesiana per gli abitanti dei villaggi della provincia di Papua, la più orientale e remota dell’Indonesia. Le popolazioni di queste terre sono emarginate da autorità e cittadini delle isole più “sviluppate” come Java, Bali, Sumatra, Borneo/Kalimantan, molti vivono in povertà e nella zona sono scarsi i servizi sanitari e anche l’istruzione scolastica è carente. Per questa gente “dimenticata” l’attività della Chiesa cattolica, ma anche di alcuni gruppi di protestanti, rappresenta l’unica fonte di sostegno alle loro difficilissime condizioni di vita. La Chiesa cattolica ha organizzato servizi sanitari, ma la sua attività pastorale è stata fino ad epoca recente limitata nel sottodistretto di Mayamuk, reggenza di Strong nella Papua Occidentale. Da febbraio l’attività si è però allargata anche in zone remote, curata da gesuiti indonesiani, dalle Suore di Carlo Borromeo (SCB) e dai cattolici locali della parrocchia San Francesco Saverio Makbusun in Sorong. Padre Joseph Wiharjono, parroco di San Francesco Saverio, spiega ad AsiaNews che religiosi e laici sono attivi nell’assistenza dei malati e dei più miseri tra gli abitanti della zona. Il sacerdote, nativo di Java, ha passato la gran parte della sua vita da religioso nelle province orientali del Paese, specie Molucca e Papua. Arga Satpada, un ex studente gesuita che poi ha deciso di fare il contadino in questo zone remote, è attivo nella missione pastorale e racconta che alcuni villaggi possono essere raggiunti solo a piedi, camminando per ore attraverso la giungla. Suor Annunsianes, SCB, racconta che tra le prime preoccupazioni vi è insegnare ai papuani più remoti le basilari norme di igiene. “Molti indonesiani – aggiunge la religiosa - ritengono divertente che noi dobbiamo insegnare a queste persone come lavarsi i denti. Spieghiamo anche i pericoli per chi fuma”. Il fumo è una diffusa abitudine dei papuani, anche tra i giovani. Altri bevono troppo alcol o giocano d’azzardo. Suor Annuncianes ricorda inoltre che svolgono educazione sanitaria e hanno “curato almeno 21 malati con un pagamento di non più di 5mila rupie indonesiane” (circa 32 centesimi di euro). Infine si segnala l’impegno di padre Vincent Nuhuyanan che guida il suo gruppo a Segun: per raggiungerlo ci vogliono 2 ore di navigazione attraverso i fiumi nella giungla. (M.G.)








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