Clima: a Bonn nuova tornata negoziale. Dibattito sui finanziamenti
Tra molte polemiche su procedure e finanziamenti, è cominciato a Bonn, in Germania,
un nuovo ciclo di negoziati della Convenzione quadro delle azioni Unite per i cambiamenti
climatici (Unfcc). L’incontro, che proseguirà fino all’11 Giugno, coinvolge 182 Paesi
e riprende le questioni lasciate in sospeso dalla precedente e discussa conferenza
svoltasi nel dicembre scorso a Copenaghen. A caratterizzare il dibattito, secondo
il servizio d’informazione dell’Onu ripreso dall'agenzia Misna, è l’impossibilità
di numerosi delegati a poter dare il nulla osta a nuovi negoziati formali su una bozza
di accordo, pubblicato a metà maggio e da approvare alla conferenza internazionale
prevista a Cancun, in Messico, il prossimo dicembre, in cui sono descritti le opzioni
per contrastare i cambiamenti climatici. Alcuni Paesi dell’America Latina, tra cui
Bolivia, Venezuela e Cuba, hanno detto di non essere disposti ad avviare le negoziazioni
sul nuovo testo, che sostengono si basi troppo su quello già bocciato a Copenaghen,
ritenuto troppo oneroso per le economie emergenti. Il vertice di Copenaghen si era
arenato sulla questione della condivisione degli impegni per ridurre i gas serra,
da fissare in un nuovo accordo che sostituisse il Protocollo di Kyoto, in scadenza
nel 2012. I Paesi industrializzati a Copenaghen hanno promesso una cifra pari a 25
miliardi di euro nel periodo 2010-2012 per aiutare i Paesi poveri ad adattarsi al
cambiamento, anche se numerose organizzazioni non governative sono scettiche sull’effettivo
impegno finanziario; l’Unione Europea, intanto, ha annunciato di aver stanziato 2,4
miliardi di euro per finanziare l’adattamento ai mutamenti del clima nei Paesi più
poveri del Sud del mondo. (R.P.)