2010-05-31 15:18:59

Visitatori apostolici in Irlanda: annunciate le decisioni del Papa


Sono state comunicate oggi dalla Santa Sede - tramite la Sala Stampa - le decisioni prese dal Papa per la missione dei visitatori apostolici che aveva annunciato nella sua Lettera alla Chiesa cattolica in Irlanda nello scorso mese di marzo. La visita apostolica - che cercherà di approfondire le problematiche connesse con la trattazione dei casi di abuso e la dovuta assistenza alle vittime - inizierà nel prossimo autunno e interesserà in un primo momento le 4 arcidiocesi irlandesi (Armagh, Dublin, Cashel and Emly, Tuam) e sarà poi estesa ad altre diocesi. Inoltre – per quanto concerne la formazione del clero - riguarderà i seminari e il Pontificio Collegio Irlandese a Roma; infine saranno visitati anche gli Istituti religiosi maschili e femminili. L'arcivescovo di Dublino, mons. Diarmuid Martin, ha espresso vivo apprezzamento per l'annuncio dato oggi in Vaticano. Il comunicato è accompagnato da una nota del direttore della Sala Stampa della Santa Sede, padre Federico Lombardi. Ce ne parla Roberto Piermarini:RealAudioMP3  

I visitatori nominati dal Papa sono figure di alto profilo e di grande esperienza specifica per i mandati ricevuti, afferma padre Federico Lombardi. Per le quattro arcidiocesi, si tratta di prelati esperti nel governo di grandi arcidiocesi: i cardinali Murphy O’Connor e O’Malley (rispettivamente arcivescovo emerito di Westminster e arcivescovo di Boston) e i due arcivescovi canadesi Collins e Prendergast (rispettivamente di Toronto e di Ottawa). Per i seminari, si tratta dell’arcivescovo di New York, Timothy Dolan, già rettore del Pontificio Collegio Nordamericano. Per i religiosi e le religiose – precisa padre Lombardi - si tratta anche di persone con ampia competenza nella formazione e nel governo religioso: il redentorista Joseph Tobin (già Superiore generale), il gesuita Gero McLaughlin (esperto di spiritualità, vive a Edimburgo), suor Sharon Holland (delle Suore dell’Immacolato Cuore di Maria, americana, canonista, a lungo capoufficio alla Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata) e suor Mairin McDonagh (delle Religiose di Gesù e Maria, irlandese, canonista, già Provinciale). Il comunicato precisa le finalità della visita, definita come “aiuto che la Santa Sede intende offrire ai vescovi, al clero, ai religiosi e ai fedeli laici per fronteggiare adeguatamente la situazione determinata dalle tragiche vicende degli abusi compiuti da sacerdoti e religiosi nei riguardi dei minori e per contribuire al rinnovamento spirituale e morale desiderato e già avviato con decisione dalla Chiesa in Irlanda”. La parola aiuto, "assistance", si legge nel comunicato, dice bene la natura “sussidiaria” dell’intervento della Santa Sede, che non si sostituisce alle autorità in carica, ma aggiunge una presenza che – venendo dall’esterno – può essere in condizioni migliori per raccogliere con obiettività informazioni ed esprimere utili valutazioni. Il comunicato – sintetizzando le lettere di nomina – indica i compiti dei Visitatori non solo nell’esame delle questioni relative al trattamento dei casi di abuso e all’assistenza dovuta alle vittime, ma anche nello studio della adeguatezza e dei possibili miglioramenti delle procedure di prevenzione, alla luce dei documenti e delle direttive oggi in vigore sia per la Chiesa universale (il Motu Proprio “Sacramentorum Sanctitatis Tutela” del 2001), sia specificamente per la Chiesa in Irlanda (il documento: “Safeguarding Children”).

 

Naturalmente, avverte la Nota, la Visita ai seminari e agli istituti religiosi si porrà anche nella più ampia prospettiva di favorire il rinnovamento della formazione sacerdotale e della vita religiosa. Il Coordinamento delle Visite farà capo ai tre dicasteri della Curia competenti, cioè la Congregazione dei Vescovi, quella per l’Educazione Cattolica e quella per gli istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica. Quest’ultima provvederà anche a una prima fase preparatoria della Visita agli istituti religiosi, inviando un apposito questionario a Superiori e Superiore dei vari istituti. Il successo della Visita – osserva padre Lombardi - suppone naturalmente la collaborazione aperta e cordiale – nella verità e nella carità – da parte di tutti con i Visitatori. La durata delle Visite non è specificata. Esse richiederanno certamente diverso tempo, anche perché i Visitatori sono perlopiù persone che conservano i loro attuali incarichi di grande impegno. I Visitatori dovranno riferire a chi ha dato loro l’incarico, cioè la Santa Sede, in altre parole il Papa assistito dalle Congregazioni competenti. Sulla base delle relazioni, la Santa Sede darà alle istituzioni visitate indicazioni per superare le difficoltà o prenderà le decisioni che appaiano necessarie. Per quanto riguarda le diocesi, il Comunicato prevede espressamente che – dopo le quattro arcidiocesi – anche alcune diocesi vengano successivamente visitate. Il comunicato conclude con l’auspicio che la Visita, accompagnata e sostenuta dalla preghiera di tutta la comunità della Chiesa in Irlanda, sia benedetta dal Signore e contribuisca al rinnovato fervore della vita cristiana e all’approfondimento della fede e della speranza di tutti i suoi membri.








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