2010-05-31 15:01:03

Rapporto sui preti e Internet: i sacerdoti puntano sulle nuove tecnologie per l’evangelizzazione


“Sacerdoti e Internet”: è il titolo di un rapporto dedicato all’uso della Rete da parte dei sacerdoti di tutto il mondo. Condotta nell’ambito dell’Anno Sacerdotale, la ricerca realizzata dall’Università della Svizzera italiana e dal Pontificia Università della Santa Croce, è stata illustrata stamani nella Sala Marconi della Radio Vaticana. All’evento ha preso parte anche il cardinale Claudio Hummes, prefetto della Congregazione per il Clero. C’era per noi, Alessandro Gisotti:RealAudioMP3  

Che cosa i sacerdoti fanno nella rete e quali sono le loro attitudini verso le tecnologie digitali? Muove da queste due domande la ricerca demoscopica su “Sacerdoti e Internet”, che ha coinvolto circa 5 mila presbiteri di 117 Paesi. Particolarmente significativi alcuni dati: il 94 % degli intervistati afferma di accedere ad Internet quotidianamente e il 46 % aggiunge che utilizza il web per raccogliere materiale per le omelie. Per il 94 % inoltre l’uso delle tecnologie digitali migliora la formazione del clero. L’85 per cento del campione ritiene inoltre la Rete uno strumento utile per informarsi. Ancora, per il 52 per cento dei sacerdoti del campione, Internet è molto utile per diffondere il messaggio cristiano e oltre il 72 per cento ritiene le nuove tecnologie adatte alla inculturazione della fede nel mondo di oggi. Quasi l’80 per cento del campione utilizza il web per comunicare con le persone, mentre il 26 per cento utilizza quotidianamente Facebook. In conclusione, quasi il 90 per cento dei presbiteri intervistati ritiene molto positivo o positivo l’utilizzo delle nuove tecnologie digitali per la propria missione sacerdotale. La Congregazione per il Clero, ha affermato il cardinale Claudio Hummes, è molto interessata ai risultati del sondaggio per trovare nuovi metodi di “evangelizzazione del continente digitale” come indicato dal Papa. Alla conferenza ha partecipato anche mons. Lucio Ruiz, responsabile dell’Ufficio Internet del Vaticano, che si sofferma ai nostri microfoni sulla sfida di Internet per la Chiesa:

 

R. - La chiamata del Santo Padre è non soltanto all’utilizzo dei mezzi, ma alla scoperta di quello che veramente è il fenomeno di una nuova cultura. Il Papa parla di una nuova realtà, che sfida la Chiesa, che sfida l’evangelizzazione. Quindi, per noi, avere questa possibilità di conoscere la realtà della Chiesa oggi nei suoi pastori è molto, molto importante per vedere in quale maniera la Chiesa ha colto o si è resa conto del cambiamento culturale.

 

D. - Quali sono le sfide nell’evangelizzazione del “continente digitale”?

 

R. - La prima cosa è scoprire quello che dice il Santo Padre: è una nuova cultura. Quindi, in una nuova evangelizzazione dobbiamo imparare il nuovo linguaggio, così come facevano i missionari quando scoprivano un nuovo luogo. Capire questa nuova cultura in atto è vedere qual è il proprio linguaggio, in maniera che Cristo possa essere presente nella cultura digitale. I dati che emergono dalla ricerca sono molto positivi, perché si vede che la Chiesa non è assente. Abbiamo colto questa sfida del cambiamento culturale.








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