Spagna. Cerimonia di chiusura a Toledo del decimo Congresso eucaristico
Nella splendida cattedrale di Toledo, capolavoro dell’arte gotica medievale, si è
celebrata questa mattina una solenne eucaristia a chiusura del decimo Congresso eucaristico
nazionale di Spagna. La cerimonia è stata presieduta dal legato pontificio, il cardinale
Angelo Sodano, accompagnato da circa 50 vescovi tra i quali i cardinali Antonio Canizares,
Carlos Amigo, Antonio M. Rouco Varela, e Lluis Martinez Sistach. Nella sua omelia,
il cardinale Sodano ha messo in risalto il significato dell’Eucaristia come presenza
di Cristo. Sono diverse le forme di presenza divina nel mondo, ma quella dell’Eucaristia
acquista un significato speciale per ogni essere umano nel corso della sua vita. L’Eucaristia,
con la trasformazione del pane nel Corpo del Signore, rende visibile anche la possibilità
della nostra trasformazione. Di fronte a questa splendida realtà, è chiaro che l’Eucaristia
non può rimanere nella vita individuale del credente, ma deve essere portata agli
altri. “Una chiesa autenticamente eucaristica è una chiesa missionaria”, ha detto
il cardinale Sodano. I lavori del Congresso sono iniziati a Toledo la sera di giovedì
27 maggio, con un ricevimento per i partecipanti e una processione, alla quale hanno
preso parte, insieme all’arcivescovo di Toledo, mons. Braulio Rodriguez Plaza, cardinali,
vescovi, sacerdoti e fedeli. Nei giorni successivi hanno avuto luogo quattro conferenze
e tre tavole rotonde. Il cardinale Angelo Sodano ha avuto venerdì scorso, prima dell’Eucaristia
in rito ispano-mozarabo, un incontro con i congressisti, ai quali ha letto la lettera
di Benedetto XVI. Nel messaggio, il Santo Padre ha messo in risalto il significato
dei Congressi eucaristici come “fonte di rinnovamento spirituale” e un pressante invito
in favore della diffusione dell’amore di Cristo in tutti gli ambiti della società.
Il legato pontificio ha poi ricordato i tre Congressi eucaristici internazionali celebrati
in Spagna: quello di Madrid (1911), di Barcellona (1952) e di Siviglia (1993), commentando
l’enorme diffusione che ha avuto in tutte le nazioni di lingua spagnola l’inno “Cantemos
al amor de los amores” composto per il Congresso di Madrid del 1911. La giornata di
venerdì 28 maggio è stata, in parte, dedicata ai giovani, con una serata che ha avuto
inizio al Monastero San Juan de los Reyes, da dove è partita una processione la Croce
e con l’icona della Madonna, simboli delle Giornate mondiali della gioventù, che si
è conclusa in cattedrale. La giornata di ieri, infine, è stata caratterizzata dalla
lettura di quattro commenti-testimonianze sulla devozione all’Eucaristia di uomini
e donne del nostro tempo. Secondo l’organizzazione, i vescovi partecipanti a questo
decimo Congresso sono stati circa 50, tra i quali, quattro cardinali, oltre a 700
congressisti, più alcune migliaia di fedeli. (A cura di Ignacio Arregui S.J.)