“I Caschi blu, in Congo, sono una presenza ancora necessaria”: così dice all’agenzia
Fides padre Loris Cattani, missionario saveriano animatore della "Rete Pace per il
Congo". La sua dichiarazione giunge a commento della decisione del Consiglio di sicurezza
dell’Onu di ritirare duemila Caschi blu della missione delle Nazioni Unite nell’area,
denominata "Monuc". Entro il 30 giugno, quindi, i militari saranno ritirati da quelle
zone in cui “le condizioni di sicurezza lo permetteranno”. La risoluzione, la 1925,
adottata all’unanimità il 28 maggio scorso, stabilisce inoltre che la missione, dal
primo luglio, si chiamerà "Monusco": Missione di stabilizzazione della Repubblica
Democratica del Congo. Secondo padre Cattani, l’appoggio dell’Onu è ancora indispensabile
soprattutto nella fase organizzativa delle prossime elezioni politiche, che avranno
luogo nel Paese nel 2011, ma anche per quanto riguarda la sicurezza: "L’esercito congolese
è formato da ex miliziani che fino all’altro ieri si sono combattuti a vicenda", ricorda
il missionario. "Bisognerebbe creare un vero esercito professionale con personale
selezionato e addestrato, ma occorrono tempo e denaro". (R.B.)