In Brasile il Congresso Nazionale della Commissione Pastorale della Terra
La Commissione Pastorale della Terra (Cpt) ha ha tenuto - dal 17 al 24 maggio scorsi
- il III Congresso Nazionale nella diocesi di Montes Claros, in Brasile sul tema “Biomi,
i territori e la diversità dei contadini". L’organismo della Conferenza nazionale
dei vescovi del Brasile appoggia le lotte dei contadini per l'accesso alla terra e
le loro rivendicazioni per l'attuazione della riforma agraria. Circa 800 persone,
tra funzionari della Commissione, lavoratori rurali, rappresentanti dei movimenti
sociali e altri ospiti, hanno preso parte ai lavori e hanno dibattuto sulla questione
fondiaria. Dalle loro testimonianze — si legge nel documento finale — si è potuto
“percepire il pulsare della vita nelle comunità rurali, segnato da molte difficoltà
e frustrazioni, ma aperto ad attese di speranza e di giustizia”. Sono state ascoltate
e analizzate “le molte esperienze di resistenza e di lotta dei contadini di tutto
il Brasile”, il costante lavoro “in difesa dei loro territori e delle loro culture”.
Il denominatore comune emerso dalle testimonianze – riferisce L’Osservatore Romano
- è che “si può e si deve vivere con i diversi ecosistemi, senza distruggerli e coltivando
un rapporto di rispetto e di fratellanza con tutti gli esseri viventi e con la madre
terra, dono di Dio da proteggere e conservare integro come eredità per le generazioni
future”. Un particolare appello viene rivolto alle istituzioni, ai partiti politici,
ai sindacati, ai movimenti, perché “non lascino sola” e sostengano “la gente della
terra”, difendendo i ldiritti, assecondando “le attese di giustizia e di speranza”.
Spesso, infatti, le rappresentanze politiche cadono in contraddizione: da un lato
tentano di alleviare la fame e la miseria e dall'altro favoriscono e promuovono un
modello di economia e di finanza perverso che incide negativamente sullo sviluppo
sostenibile. In questo cammino di promozione, che deve essere prima di tutto umana,
la Chiesa si “pone in prima linea” con la “sua parola profetica e la sua azione concreta
di carità fraterna”.(M.A.)