2010-05-28 16:06:43

Siccità in Ciad: milioni di persone rischiano la morte per fame


In Ciad circa due milioni di persone rischiano la morte per fame a causa della siccità e delle infestazioni di parassiti che hanno ridotto drasticamente la produzione alimentare. Questo si legge in un comunicato diffuso dalla Fao che vede a rischio le operazioni di emergenza a causa della mancanza di fondi. L’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione – riferisce una nota dell’agenzia Fides - nei giorni scorsi ha denunciato che la situazione alimentare è molto preoccupante in particolare in diverse parti del Sahel, cioè la zona semidesertica che confina con l'estremità occidentale del Sahara. Gli abitanti del Sahel si trovano quotidianamente a lottare con la fame e in alcuni casi anche con la sete. In questa zona l'avanzata del deserto minaccia la sopravvivenza dei suoi abitanti. La situazione non è migliore in altre zone del Continente. Si stima che rispetto al 2008 la produzione cerealicola in Ciad sia calata del 34%, in Niger del 30%, in Mauritania del 24% ed in Burkina Faso del 17%. Anche la pastorizia è seriamente compromessa. La produzione di foraggio in Niger è di circa il 62% inferiore al fabbisogno secondo le informazioni dell'allerta diffusa dalla Fao. In Ciad, l'anno scorso - si apprende dallo stesso comunicato - il tasso di mortalità dei bovini è stato del 30% e notevoli morie di bestiame si sono verificate anche in zone del Mali. E proprio il calo della produzione cerealicola, le cattive condizioni dei pascoli, insieme ai prezzi alimentari conseguentemente sostenuti hanno portato ad un aumento della malnutrizione. Si stima che quest'anno in Niger saranno circa 2.7 milioni le persone che avranno bisogno di aiuti alimentari, mentre altri 5.1 milioni di persone nel Paese sono considerate a rischio insicurezza alimentare. In Ciad circa due milioni di persone avranno bisogno di assistenza, mentre 258.000 persone dovranno affrontare una grave insicurezza alimentare in Mali. In Mauritania avranno bisogno di aiuti alimentari circa 370.000 persone. (M.A.)







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