Rio de Janeiro: le raccomandazioni dei giovani al Forum dell’Alleanza di Civiltà
Oggi è il giorno del confronto con i Capi di Stato al III Forum dell’Alleanza di Civiltà.
I lavori dell’organismo Onu, riunito in questi giorni a Rio de Janeiro, entreranno
nel vivo con gli interventi del Segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki Moon
e del presidente brasiliano Luiz Inácio ‘Lula’ da Silva. Subito dopo 140 giovani provenienti
da 60 paesi si rivolgeranno ai capi di Stato, ma anche alle altre migliaia di partecipanti
in rappresentanza di istituzioni, aziende e società civile di tutto il pianeta. Gli
stessi ragazzi ieri si sono confrontati per mettere a punto una lista di raccomandazioni”
con le quali superare le differenze culturali e aumentare la mutua conoscenza tra
differenti civiltà. E di creare “ponti tra culture” ha parlato anche l’ex-presidente
portoghese Jorge Sampaio, oggi Alto Rappresentante Onu dell’Alleanza che, in un’intervista
di cui riferisce l'agenzia Misna, ha sottolineato con forza che “il mondo è uno solo,
piaccia o no. E quindi l’unico modo di vivere insieme è con un confronto interculturale”.
E se questo principio ha valenza planetaria, esso trova applicazione anche a livello
regionale. Per questo i 100 Paesi membri dell’Alleanza (tra cui da quest’anno si contano
anche gli Stati Uniti d’America), vogliono che dal Forum di Rio emerga anche una “strategia
regionale di difesa della diversità”. Una strategia fatta di iniziative e proposte
e azioni destinate a promuovere a livello regionale gli obiettivi dell’Alleanza, ovvero
la convivenza tra le diversità nell’ambito del reciproco rispetto. La strategia che
verrà messa a punto per l’America Latina, si sommerà a quelle realizzate nei vertici
precedenti (per i Balcani e per il Mediterraneo). (M.G.)